Quando un titolo combina dividendi generosi, raccomandazioni unanimi all’acquisto e un potenziale di rivalutazione superiore al 30 %, è naturale che attiri l’attenzione. Sanofi è uno di quei nomi che, pur essendo percepiti come difensivi, potrebbero nascondere opportunità molto più dinamiche. I fondamentali ci sono, la visibilità pure, ma è davvero il momento di entrare?
Negli ultimi giorni, il titolo Sanofi è tornato al centro del radar degli investitori grazie a due notizie di peso: da un lato l’acquisizione di Blueprint Medicines per circa 9,5 miliardi di dollari, dall’altro l’aumento delle forniture del vaccino anti-RSV Beyfortus, in collaborazione con AstraZeneca. Due operazioni che rafforzano la pipeline e il posizionamento dell’azienda nel segmento dell’immunologia, strategico per i prossimi anni.

Entrambe le mosse si inseriscono in un piano di crescita più ampio che punta a ridurre la dipendenza dai farmaci storici e aumentare la quota di ricavi da aree terapeutiche innovative. A fronte di una correzione tecnica recente, il titolo sembra quindi trovarsi in un momento di disallineamento tra prezzo e valore percepito, alimentando l’interesse di chi cerca opportunità in settori difensivi ma con margini di sviluppo. La solidità del modello di business e la capacità di generare cassa anche in contesti macro complessi contribuiscono a mantenere alta la fiducia nel titolo, nonostante la volatilità dei listini europei.
Valutazioni, fondamentali e segnali tecnici da interpretare
Secondo i dati più recenti riportati da TradingView, Sanofi tratta a un P/E pari a 19,8×, P/S a 2,68×, P/FCF a 12,1× e EV/EBITDA a 8,78×. Nonostante non sia ai minimi storici, si tratta di multipli ragionevoli per un big pharma europeo con margini lordi superiori al 64 % e ROE al 7,25 %. Anche il margine operativo supera il 24 %, garantendo una profittabilità strutturale superiore alla media del settore. I dividendi sono distribuiti regolarmente dal 2018, con un rendimento medio attorno al 4,1 % negli ultimi cinque anni. L’ultima cedola è stata di 3,92 €, pari a un rendimento del 4,52 %, con un payout elevato (88 %) ma sostenibile, date le prospettive di crescita.

Dal punto di vista tecnico, però, il quadro è meno entusiasmante. Le medie mobili settimanali indicano un segnale di “Vendi adesso”, mentre anche gli oscillatori sono tendenzialmente neutri o ribassisti. Il MACD e il momentum sono negativi, mentre RSI e stocastico rimangono in area di incertezza. Questo significa che, nel breve periodo, il mercato potrebbe non aver ancora completato il proprio ciclo correttivo.
Analisti ottimisti e upside significativo secondo le previsioni
Il consenso degli analisti è uno dei punti più forti a favore di Sanofi. Secondo le stime raccolte da MarketScreener, il target medio di prezzo si attesta a 114,62 €, contro gli 86,80 € attuali. Questo implica un potenziale di rivalutazione pari a +32,06 %. Le previsioni si estendono da un minimo di 99 € (+14 %) fino a un massimo di 127 € (+46 %). Sulla base delle valutazioni espresse negli ultimi 90 giorni, 14 analisti consigliano “Compra adesso”, 6 “Compra” e 6 “Mantieni”. Nessuno ha posizionato il titolo su “Vendi”, a dimostrazione di un forte consenso bullish sul medio periodo.
A rafforzare questa lettura positiva contribuiscono le recenti mosse strategiche della società, mirate a diversificare il portafoglio e spingere l’espansione nei settori più redditizi del farmaceutico. Il dividendo stabile, combinato a un potenziale di upside superiore al 30 %, rende Sanofi una delle opzioni più interessanti tra le blue chip europee, soprattutto per chi cerca esposizione a un settore solido con buone prospettive di crescita futura.