Dividendo al 5 % e margini in aumento: tra queste 3 utility ce n’è una sottovalutata dai fondamentali

Quando tre utility italiane vengono indicate come sopravvalutate rispetto al prezzo obiettivo medio, il primo istinto è quello di voltarsi altrove. Ma scavando sotto la superficie, emergono dati e strategie che raccontano storie diverse per ciascun titolo. HERA, TERNA e ITALGAS appaiono simili solo all’apparenza: i fondamentali ci dicono altro.

Nel mercato attuale, dove molti titoli oscillano tra euforia e correzione, le utility continuano a rappresentare un punto di riferimento per chi cerca solidità e visibilità sugli utili. Tuttavia, le azioni di HERA, TERNA e ITALGAS risultano, secondo i dati attuali, sopravvalutate rispetto al prezzo obiettivo medio stimato dagli analisti. Un dettaglio che ha spinto molti investitori a interrogarsi: si tratta davvero di titoli da evitare o ci sono elementi che giustificano questa apparente forzatura?

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Dividendo al 5 % e margini in aumento: tra queste 3 utility ce n’è una sottovalutata dai fondamentali – crypto.it

A prima vista il margine tra prezzo corrente e target sembrerebbe scoraggiare, ma se si guarda ai multipli, alla redditività e alla strategia di ciascuna società, emergono sfumature interessanti che meritano una riflessione più approfondita. Non tutte le sopravvalutazioni, infatti, nascono da eccessi speculativi: alcune potrebbero riflettere aspettative di crescita o cambiamenti strutturali ancora non pienamente incorporati nei modelli previsionali.

HERA e TERNA: stabilità difensiva e valutazioni elevate

HERA ha archiviato il primo trimestre con ricavi a 4,3 miliardi € (+28,3 %) e utile netto a 153,7 milioni € (+7,4 %). I suoi multipli raccontano una realtà dai margini contenuti: P/E 12,4×, Price/Book 0,45× e EV/EBITDA 5,9×. Il ROE è del 5,9 % e il rendimento del dividendo si attesta intorno al 3 %. I fondamentali sono solidi, ma senza elementi di particolare attrattiva nel breve. Il titolo risulta leggermente sopravvalutato rispetto al target medio, e gli analisti tendono alla cautela, evidenziando il rischio di margini già pienamente espressi.

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HERA e TERNA: stabilità difensiva e valutazioni elevate – crypto.it

TERNA continua a essere uno dei titoli preferiti da chi cerca stabilità. Il business regolato garantisce ricavi prevedibili e un cash flow affidabile. I multipli sono elevati: P/E 16,9×, Price/Book 3,15× e EV/EBITDA sopra 12×. Tuttavia, il ROE al 12,4 % è tra i più alti nel settore utility, e il dividendo pari a 0,3962 € (yield circa 3 %) è distribuito regolarmente. Il prezzo attuale è leggermente superiore al target medio degli analisti, ma con margini contenuti. In ottica difensiva resta una scelta solida, ma non priva di limiti in termini di rivalutazione.

ITALGAS: espansione strategica, dividendo in crescita e valutazione corretta

A differenza delle precedenti, ITALGAS si presenta con una valutazione perfettamente in linea con il target medio stimato dagli analisti. Il suo P/E è di 12,6×, P/B a 2,29× e EV/EBITDA 5,65×. Il ROE è solido (10,8 %) e l’utile netto trimestrale è cresciuto del 43,5 %. Di recente ha annunciato un’acquisizione da 1 miliardo € per rilevare 2i Rete Gas, mossa che espande significativamente la sua rete e apre a nuove sinergie operative.

La società presenta inoltre un dividendo in crescita da diversi anni: nel 2024 è salito a 0,406 € (+15 %), con un rendimento atteso del 5 %. Negli ultimi cinque anni ha mantenuto una distribuzione costante, rafforzando il proprio profilo tra le utility italiane. Le raccomandazioni sono equilibrate, ma alcuni analisti iniziano a considerarla come un’opzione da rivalutare, grazie al mix di fondamentali solidi, visibilità sui flussi di cassa e nuove opportunità derivanti dall’espansione. In un settore spesso visto come statico, Italgas potrebbe rappresentare la sorpresa positiva.

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