Nexi, Leonardo e Iveco chiudono la settimana con i peggiori risultati del Ftse Mib, ma le prospettive secondo gli analisti sorprendono. Tra target ambiziosi, segnali tecnici e dividendi, i tre titoli offrono spunti potenzialmente interessanti per chi sa leggere oltre il ribasso. Attenzione però: i fondamentali contano più della volatilità settimanale.
Quando tre società diverse finiscono sul fondo della classifica settimanale del Ftse Mib, qualcosa di più profondo si muove nel mercato. Ma prima di parlare di crolli o rimbalzi, è meglio capire il contesto. Chi guarda i grafici si è accorto di un cambio di tono negli ultimi giorni, forse amplificato dalle tensioni internazionali, forse spinto da un ritracciamento tecnico. I titoli di settori come la tecnologia, la difesa e l’automotive industriale – proprio come Nexi, Leonardo e Iveco – sembrano essere sotto osservazione. Ma il ribasso settimanale è davvero un segnale d’allarme o solo una fase di aggiustamento?
Molti si interrogano sulla solidità di questi nomi e sulle loro reali prospettive. E in effetti, analizzando più da vicino le raccomandazioni degli analisti, emergono spunti interessanti, alcuni persino sorprendenti. C’è chi prevede rimbalzi tecnici, chi individua margini di rivalutazione importanti, e chi, invece, suggerisce prudenza a breve ma fiducia sul medio periodo. In questa fase, distinguere tra rumore e opportunità è fondamentale. Il mercato cambia umore in fretta, ma i fondamentali richiedono tempo per emergere.
Nexi e Leonardo: sottovalutazione, guidance e dividendi
Nexi ha chiuso la settimana con un calo marcato, ma secondo TipRanks, il titolo presenta un upside stimato del 33 %, con un target medio a 6,80 € rispetto agli attuali 5,12 €. La valutazione media degli analisti è “Moderate Buy”, supportata da una guidance 2025 che punta su una crescita dei ricavi tra il low e il mid-single-digit. Nonostante le pressioni del mercato, gli esperti vedono in Nexi un titolo sottovalutato, con prospettive di recupero legate all’espansione digitale nei pagamenti.
Anche Leonardo, nonostante la settimana negativa, mantiene la fiducia degli analisti. La valutazione media è ancora “Moderate Buy”, con un target a 12 mesi di 53,06 €, circa il 9,6 % sopra i 48,40 € attuali. Secondo TipRanks, il titolo ha battuto le aspettative degli utili nel 75 % delle trimestrali più recenti. Interessante anche il dividendo previsto di 0,52 € con ex-dividend il 23 giugno, che offre un rendimento di circa lo 0,58 %. Con un P/E attorno a 26×, il titolo non è a sconto, ma nemmeno fuori mercato, soprattutto per chi cerca stabilità e esposizione al settore della difesa.
Iveco tra utili in crescita e ricavi in calo: quale direzione?
Il caso di Iveco è il più complesso: il titolo è sceso nonostante performance operative solide. Il consensus raccolto da TipRanks indica una valutazione “Moderate Buy”, con un target price medio di 17,43 €, appena sopra gli attuali 16,69 €, ma con previsioni contrastanti. Da un lato, l’EPS atteso per il prossimo trimestre è in forte crescita (+60,6 %), dall’altro i ricavi stimati sono in calo del 5,7 %. Questo crea una tensione tra efficienza operativa e sostenibilità della crescita. Alcuni analisti, come quelli contattati da Investing.com, vedono nel titolo segnali di debolezza a breve, con uno di loro che ha fissato un target molto prudente a 11 €.
Nonostante ciò, Iveco ha battuto le stime sugli utili nel 100 % delle ultime trimestrali, segno che il management sa gestire bene le aspettative. Tuttavia, il mercato sembra chiedere prove più convincenti sul fronte della domanda. In questo senso, il titolo si muove in un equilibrio delicato: solido nei numeri, ma fragile nella percezione. Potrebbe bastare un trimestre positivo o una revisione della guidance per cambiare completamente la narrativa. Ma finché questo non accade, il titolo rimane sorvegliato speciale.
