Dal medico all’INPS in un click: cambia l’invalidità civile dal 5 giugno

Una piccola firma del medico può innescare un cambiamento enorme? In alcune province italiane, qualcosa di sorprendente sta accadendo. Non si tratta di un esperimento teorico, ma di un’innovazione concreta che coinvolge salute, burocrazia e tecnologia. Un clic può segnare l’inizio di un nuovo modo di accedere ai diritti, soprattutto per chi si trova in situazioni fragili. E se tutto partisse da una semplice visita in ambulatorio?

Per anni, ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile o dello stato di disabilità ha significato affrontare procedure complesse e lente. Richieste da inviare, visite da prenotare, documenti da allegare. Oggi però, in nove province italiane, tra cui Salerno, qualcosa è cambiato davvero.

Medico e paziente
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Dal 5 giugno 2025, è attivo un nuovo procedimento semplificato per l’invalidità civile, pensato per alleggerire il percorso di chi ha bisogno di accedere alle prestazioni assistenziali. Un sistema più veloce, digitale e centrato sulle esigenze reali delle persone, dove il punto di partenza non è più una domanda scritta ma un certificato del medico curante.

Una richiesta semplificata: il medico diventa il primo attivatore

Non è più necessario inoltrare manualmente la domanda. Con il nuovo procedimento, il medico di base invia all’INPS un certificato medico introduttivo tramite il portale online. Questo certificato contiene tutte le informazioni fondamentali: dati anagrafici, diagnosi, prognosi, residenza e contatti. Non serve neanche la firma digitale, basta selezionare l’apposita opzione al momento dell’invio. Una volta trasmesso, l’INPS riceve automaticamente il certificato, rilascia una ricevuta e avvia il processo di accertamento.

Medico che scrive al pc
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Il documento ha una validità di 90 giorni, molto più dei 30 previsti in passato. La valutazione di base deve avvenire entro 30 giorni dalla ricezione, garantendo tempi certi e più brevi. C’è poi una particolare attenzione per i minori che stanno per compiere 18 anni: in questi casi, la visita può essere fissata entro 30 giorni dalla maggiore età, per assicurare la continuità delle prestazioni (come il passaggio dall’indennità di frequenza alla pensione di inabilità).

Documentazione più facile e visione più completa

Non finisce qui. Un altro aspetto innovativo riguarda la gestione della documentazione integrativa. L’utente, o chi lo rappresenta (ad esempio un patronato), può caricare altri referti o certificati direttamente online, nel Portale Disabilità dell’INPS, fino a sette giorni prima della visita. Un dettaglio pratico, ma decisivo, per rendere il fascicolo completo e aggiornato.

Questo nuovo approccio è parte di una riforma più ampia avviata con il decreto legislativo 62/2024, che mira a semplificare e digitalizzare le pratiche legate alla disabilità. L’INPS è oggi l’unico ente pubblico responsabile di tutte le fasi dell’iter, e adotta una visione multidimensionale che tiene conto non solo del quadro clinico, ma anche delle condizioni sociali, ambientali e lavorative.

Si tratta di un passo avanti che, seppur in fase sperimentale, segna una svolta importante. Ridurre i passaggi, accorciare i tempi e usare la tecnologia in modo intelligente può fare la differenza per chi ogni giorno convive con una difficoltà. Ora resta solo da chiedersi se e quando questo modello sarà esteso a tutto il Paese.

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