Azioni dal rendimento superiore all’8% e sottovalutate di oltre il 30% secondo gli analisti

Piaggio torna sotto i riflettori con un dividend yield all’8,5% e una sottovalutazione che supera il 30% rispetto al target medio degli analisti. Ma se da un lato la valutazione sembra interessante, dall’altro i segnali tecnici deboli e la pressione su ricavi e utile netto pongono più di un interrogativo. Vale davvero la pena considerare il titolo in questo momento?

Negli ultimi giorni, la notizia dell’uscita di scena della storica produzione dell’Ape a Pontedera ha attirato attenzione sul marchio Piaggio, simbolo di italianità. Tuttavia, la vera svolta è arrivata con i conti del primo trimestre 2025, che hanno evidenziato un calo dei ricavi del 13,4% a 370,7 milioni € e una contrazione dell’utile netto a 8,7 milioni €, in diminuzione rispetto all’anno precedente.

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Azioni dal rendimento superiore all’8% e sottovalutate di oltre il 30% secondo gli analisti – crypto.it

A questo si aggiungono preoccupazioni sul rallentamento delle vendite soprattutto nei mercati europei. In questo contesto, il titolo Piaggio continua a fluttuare intorno a 1,79 €, ben al di sotto delle medie mobili più importanti e lontano dai massimi annuali. Eppure, la sottovalutazione e la politica dei dividendi elevati continuano a renderlo oggetto di interesse per molti investitori orientati al valore.

Valutazione interessante e dividendi elevati

Le metriche fondamentali di Piaggio indicano una possibile sottovalutazione. Il P/E atteso è 11,21, mentre il Price to Book si aggira intorno a 1,5. Il rapporto prezzo/fatturato è appena 0,43, e il Price to Free Cash Flow a 4,15 rende il titolo particolarmente appetibile in ottica value. Anche l’EV/EBITDA attuale, pari a 4,54, è al di sotto della media di settore. Si tratta quindi di multipli compressi, che lasciano intendere che il mercato stia prezzando in anticipo le difficoltà operative ma non tenga del tutto conto dei punti di forza del gruppo.

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Azioni dal rendimento superiore all’8% e sottovalutate di oltre il 30% secondo gli analisti – crypto.it

Dal punto di vista della redditività, Piaggio mantiene indicatori stabili ma non esuberanti: il ROE è al 13,6%, il ROA al 2,8% e il margine operativo intorno al 6,6%, mentre l’EBITDA margin si attesta al 16,7%. A sostenere il titolo è anche la politica dei dividendi, sempre regolare. L’ultimo stacco è stato pari a 0,04 € per azione (aprile 2025), portando il dividend yield TTM all’8,55%. Negli ultimi cinque anni, il rendimento medio si è mantenuto su livelli competitivi (tra il 4,9% e l’8,6%), con un payout costante e senza interruzioni.

Pressione tecnica e analisti cautamente ottimisti

L’analisi tecnica settimanale mostra un quadro debole. I principali indicatori – dalle medie mobili alla configurazione dell’RSI (39) – indicano una tendenza negativa. Il segnale complessivo è “Vendi adesso” per 13 delle 15 medie mobili monitorate, mentre solo due oscillatori (MACD e Momentum) si posizionano su “Compra”. Anche lo stocastico e il CCI sono in area neutra o negativa, segnalando una pressione ribassista ancora presente.

Il consenso tra gli analisti, però, resta complessivamente positivo. Su sette esperti monitorati, due indicano “Compra adesso”, due “Compra”, due “Mantieni” e solo uno “Vendi adesso”. Il target medio è fissato a 2,342 €, con un potenziale di upside del +30,89% rispetto al prezzo attuale, come riportato da TradingView. Il target massimo è sorprendentemente alto: 4,10 €, che significherebbe più che raddoppiare il valore. Tuttavia, anche il minimo stimato a 1,60 € implica un rischio non trascurabile.

Va inoltre considerato che il titolo presenta una buona liquidità, con un volume medio degli ultimi tre mesi superiore a 600.000 azioni giornaliere, sufficiente per garantire una certa stabilità operativa, ma non tale da escludere movimenti speculativi nei momenti di maggiore volatilità.

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