Leonardo si è rivelato il miglior titolo italiano del 2025 a Piazza Affari tra i 40 principali, con un upside residuo del 7% e fondamentali solidi. Ma in un contesto geopolitico fluido e con alcuni indicatori tecnici incerti, vale ancora la pena puntare su una delle eccellenze italiane nel settore difesa e aerospazio?
Negli ultimi mesi, Leonardo ha dimostrato una forza sorprendente. Non solo ha battuto il mercato, ma ha consolidato il suo ruolo di protagonista grazie a ordini miliardari, performance costanti e una presenza sempre più globale. Dietro la performance da record, però, si cela un equilibrio delicato tra crescita organica, espansione strategica e tensioni internazionali. L’azienda ha beneficiato della crescente domanda nel comparto difesa, in un periodo segnato da investimenti pubblici crescenti e ridefinizione delle priorità di sicurezza nei Paesi europei e NATO.

Non è solo la dimensione degli ordini ad attirare l’attenzione, ma anche la capacità di rispettare tempistiche e qualità nella consegna dei programmi. Nei primi giorni di giugno, il titolo Leonardo ha subito prese di profitto dopo un rally che lo ha portato oltre i 52 €, ma i numeri fondamentali restano solidi e competitivi. Gli investitori si interrogano: è ancora il momento giusto per entrare o conviene attendere un nuovo segnale tecnico?
Contesto operativo e prospettive di business
Tra le notizie più rilevanti delle ultime settimane, spicca l’approvazione del bilancio 2024 e il dividendo di 0,52 € per azione, un segnale di fiducia verso il futuro. Inoltre, Leonardo ha confermato la partecipazione a nuovi progetti internazionali, tra cui forniture di elicotteri in Malesia e sistemi radar per la difesa europea. Il portafoglio ordini, salito oltre i 46 miliardi €, testimonia una pipeline commerciale tra le più robuste d’Europa.

I risultati del primo trimestre 2025 parlano chiaro: ricavi in crescita del 13,5% a 4,2 miliardi €, EBITA aumentato del 12,2% a 211 milioni € e utile netto operativo in miglioramento. A tutto ciò si aggiunge un free cash flow positivo e livelli di indebitamento sotto controllo. In borsa, Leonardo quota intorno a 48,40 €, con un target price medio degli analisti, secondo quanto riportato da Tipranks, pari a 51,66 €, per un potenziale upside del 7%. Il prezzo massimo stimato si attesta a 60 €, mentre il minimo a 46 €: un range che riflette tanto fiducia quanto cautela.
Indicatori tecnici e raccomandazioni degli analisti
Dal punto di vista tecnico, Leonardo presenta un quadro misto. Le medie mobili principali (MA20, MA50, MA100, MA200) segnalano ancora “Compra”, ma le MA5 e MA10 mostrano un’inversione di breve termine con segnale “Vendi”. L’RSI è a 54,5, quindi in zona neutra, mentre il MACD a +1,78 evidenzia ancora una moderata forza rialzista. L’analisi tecnica complessiva di TipRanks indica 11 segnali “Buy”, 6 neutri e 5 “Sell”, un equilibrio che suggerisce prudenza nel breve.
Sul fronte fondamentale, Leonardo è considerata da diversi analisti “fairly valued”, ovvero correttamente valutata. Secondo TipRanks, 6 analisti su 9 raccomandano “Buy”, 3 “Hold”, nessuno suggerisce di vendere. Il rapporto P/E stimato oscilla tra 10 e 12, multipli in linea con il settore, mentre l’attuale capitalizzazione è vicina a 28 miliardi €. Il dividend yield, intorno all’1,1%, non è tra i più elevati ma coerente con una strategia di reinvestimento.
Il titolo Leonardo resta dunque interessante per chi cerca esposizione al settore difesa con una visione di medio periodo. La stabilità delle commesse, l’espansione internazionale e il posizionamento tecnologico fanno di Leonardo una realtà solida, anche se l’attuale fase laterale sui grafici invita a un ingresso selettivo.