Interpump potrebbe offrire un rendimento stabile e un potenziale di rialzo fino al 22 % secondo le ultime analisi tecniche e fondamentali

Interpump Group resta sotto i riflettori con una previsione media di crescita del 22 %, mentre gli indicatori tecnici suggeriscono cautela. Il titolo continua a distribuire dividendi crescenti e riceve valutazioni stabili da parte degli analisti, nonostante una fase laterale in Borsa. È un segnale di stabilità o un’occasione sottovalutata?

A volte, il mercato non premia subito la coerenza. E Interpump è uno di quei casi in cui solidità finanziaria, dividendi regolari e crescita costante del fatturato convivono con una performance azionaria altalenante. Eppure, negli ultimi mesi il consenso degli analisti si è mosso con discreta convinzione verso un posizionamento “compra” o “mantieni”. Il titolo Interpump ha infatti perso slancio nel breve termine, ma conserva elementi che fanno pensare a un possibile recupero.

rendimento stabile
Interpump potrebbe offrire un rendimento stabile e un potenziale di rialzo fino al 22 % secondo le ultime analisi tecniche e fondamentali – crypto.it

Non sono molte le azioni italiane di media capitalizzazione in grado di mantenere margini stabili, crescita per acquisizioni e una politica di remunerazione agli azionisti rigorosa. Interpump Group continua a farlo, anche se gli oscillatori tecnici non sono ancora tutti allineati. Eppure, la sottovalutazione stimata dai broker e i fondamentali del titolo suggeriscono che qualcosa potrebbe cambiare presto.

Multipli in equilibrio e dividendi in aumento costante

Il titolo Interpump è attualmente scambiato a circa 35,5 €, mentre il target medio degli analisti è di 43,3 €, con un massimo che arriva a 50 €. Secondo i dati di TradingView e Marketscreener, la valutazione attuale implica una sottovalutazione potenziale fino al 22 %, e in alcuni casi anche oltre il 40 %. In termini di multipli, il rapporto Prezzo/Utile (P/E) si attesta intorno a 17,5, un valore in linea con il settore industriale europeo. Anche il P/B a 1,85 e il EV/EBITDA a 10 riflettono una posizione di equilibrio: né scontato né eccessivamente caro.

Dal punto di vista reddituale, i dati confermano solidità: ROE e ROA intorno al 6,3 %, margine operativo lordo al 16,6 % e margine EBITDA al 21,5 %. Si tratta di valori stabili nel tempo, che indicano una buona gestione della leva operativa e una struttura dei costi ben controllata. Il margine netto è vicino all’11 %, a conferma di una redditività strutturale sana.

dividendo in crescita
Multipli in equilibrio e dividendi in aumento costante – crypto.it

Anche sul fronte della remunerazione, Interpump non delude. L’ultimo dividendo distribuito a maggio 2025 è stato di 0,33 € per azione, con un rendimento da dividendo TTM pari allo 0,93 %. La crescita è costante: dai 0,22 € del 2018 agli attuali 0,33 €, con un payout ratio moderato che oscilla tra l’11 % e il 16 %. Un segnale di prudenza, ma anche di sostenibilità futura.

Analisi tecnica e giudizio degli analisti: segnali contrastanti

Nonostante la buona struttura fondamentale, l’analisi tecnica settimanale mostra un quadro meno entusiasmante. Secondo Investing.com, il bilancio tra segnali di acquisto e vendita è incerto: 9 indicatori sulle medie mobili suggeriscono “vendere”, mentre 5 sono su “compra”. Gli oscillatori principali, come RSI e MACD, sono neutri, ma il momentum positivo e lo stocastico suggeriscono una potenziale ripresa.

Il giudizio complessivo della sezione tecnica è “neutro”, segnalando che il titolo si trova in una fase di consolidamento. Tuttavia, l’impostazione resta interessante in un’ottica di medio termine, soprattutto se il prezzo dovesse confermare una base solida sopra i 35 €.

Sul piano delle raccomandazioni, Equita Sim ha confermato un target a 40 €, mantenendo un giudizio Hold. Mediobanca ha recentemente ribadito il target a 44 € con rating Neutral. Il consenso raccolto da Marketscreener indica 3 “compra adesso”, 1 “compra” e 4 “mantieni”, senza alcuna valutazione negativa. La previsione media a 12 mesi è di 43,3 €, con punte massime a 50 € e minime a 40 €, offrendo una visione moderatamente ottimista.

L’insieme di questi elementi suggerisce che Interpump, pur in una fase laterale, potrebbe rappresentare una di quelle storie industriali italiane solide ma sottovalutate. E il mercato, prima o poi, tende a riconoscerle.

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