Crypto e regolamentazione: 3 dettagli sconvolgenti che potrebbero rallentare l’innovazione più del previsto

La battaglia politica sulla regolamentazione delle criptovalute sta raggiungendo nuove vette di tensione a Washington. Il cuore del dibattito ruota attorno al Digital Asset Market Clarity Act, una proposta di legge bipartisan che promette di ridefinire le regole per il mercato degli asset digitali negli Stati Uniti. Ma ciò che sta accadendo dietro le quinte rischia di trasformare una questione tecnica in uno scontro ideologico dai risvolti imprevedibili. Il ruolo della SEC e l’accusa di favoritismi politici hanno sollevato interrogativi cruciali sull’indipendenza delle istituzioni di controllo e sulla trasparenza nel processo legislativo.

Negli ambienti istituzionali, si respira un’aria tesa. I Democratici hanno denunciato una presunta mancanza di cooperazione da parte della SEC, che, secondo fonti come Decrypt e CoinDesk, avrebbe fornito un’analisi tecnica dettagliata sul disegno di legge ai membri Repubblicani, negando però un trattamento analogo ai colleghi Democratici.

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Crypto e regolamentazione: 3 dettagli sconvolgenti che potrebbero rallentare l’innovazione più del previsto – crypto.it

La deputata Maxine Waters, leader dei Democratici nella Commissione Servizi Finanziari della Camera, ha chiesto formalmente spiegazioni, sottolineando come questo atteggiamento comprometta il processo legislativo e mina la fiducia nella regolamentazione delle criptovalute.

Il ruolo controverso della SEC e l’impatto sul Clarity Act

La SEC, che da sempre rivendica il suo ruolo di supervisione sugli asset digitali, è al centro di uno scontro istituzionale che potrebbe ridefinire la mappa del potere normativo negli Stati Uniti. Secondo Waters, l’agenzia guidata da Gary Gensler avrebbe deliberatamente evitato di fornire briefing tecnici adeguati al fronte Democratico, lasciandoli impreparati alle audizioni sul Clarity Act del 4 giugno 2025. La richiesta di un’analisi tecnica ufficiale inviata dalla minoranza democratica è rimasta senza risposta, mentre i Repubblicani hanno confermato di aver ricevuto materiale dettagliato prima delle udienze.

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Il ruolo controverso della SEC e l’impatto sul Clarity Act – crypto.it

Il disegno di legge prevede un chiarimento delle competenze tra la SEC e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), con una maggiore enfasi sulla promozione dell’innovazione crypto. Ma per i Democratici, il testo attuale rischia di depotenziare il ruolo della SEC nella tutela degli investitori. Il sospetto è che dietro il silenzio dell’agenzia si nasconda una precisa volontà politica, forse in linea con un cambio di direzione nell’amministrazione futura. Nel frattempo, il dibattito sul disegno di legge si infiamma anche tra analisti e operatori del settore, che vedono nella mancanza di chiarezza normativa una barriera all’ingresso per nuovi progetti e investimenti nel settore.

Rischi per l’ecosistema crypto e mancanza di fiducia istituzionale

La posta in gioco va ben oltre le procedure parlamentari. Secondo l’analista Jake Chervinsky (Variant Fund), il comportamento della SEC solleva interrogativi sull’effettiva neutralità delle agenzie di vigilanza e sulla loro capacità di promuovere una regolamentazione trasparente e basata su criteri oggettivi. In un contesto dove la fiducia è essenziale per attrarre capitali e talenti, ogni forma di opacità si traduce in un danno per l’intero ecosistema.

L’industria crypto, da parte sua, guarda con attenzione all’evoluzione del Clarity Act. Mentre alcune associazioni di categoria hanno espresso sostegno per la proposta, temendo una paralisi normativa, altri stakeholder evidenziano la necessità di evitare una legge sbilanciata che favorisca l’uno o l’altro attore istituzionale. La vera sfida sarà riuscire a bilanciare la protezione degli investitori con la necessità di favorire un ambiente competitivo e aperto all’innovazione decentralizzata.

L’esito delle discussioni potrebbe segnare un punto di svolta: da una parte, un quadro più stabile per gli sviluppatori e gli exchange; dall’altra, il rischio di introdurre nuove forme di incertezza regolatoria proprio nel momento in cui la finanza tradizionale inizia a mostrare un interesse concreto per il mondo blockchain.

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