Bitcoin e il rischio peggiore dell’anno: 600 milioni su 300.000 $ e nessun hedge sotto 85.000 $

Una valanga di opzioni su Bitcoin con strike a 300 000 $ sta attirando l’attenzione degli analisti, mentre il muro di protezione a 85 000 $ si sgretola. In molti si chiedono se il mercato stia solo sognando… o se si stia preparando a qualcosa di davvero esplosivo. Il comportamento dei trader istituzionali fa pensare che l’estate del 2025 potrebbe portare movimenti inattesi e potenzialmente violenti. E chi non è pronto potrebbe restare travolto.

In certe fasi del mercato, tutto sembra troppo perfetto per essere vero. I prezzi volano, le notizie si rincorrono, gli investitori si galvanizzano. Eppure, sotto la superficie, qualcosa scricchiola. Il mercato delle criptovalute, per esempio, è spesso guidato da segnali apparentemente paradossali: euforia estrema che prelude a crolli improvvisi, oppure silenzi sospetti prima di rally furiosi. Negli ultimi giorni, un curioso movimento ha acceso le luci su Bitcoin: un’ondata di contratti call con target a dir poco ambiziosi, mentre i livelli di protezione sembrano svanire come neve al sole.

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Bitcoin e il rischio peggiore dell’anno: 600 milioni su 300.000 $ e nessun hedge sotto 85.000 $ – crypto.it

Le opzioni non mentono. Possono essere strumento di copertura o scommessa pura, ma sempre raccontano qualcosa. Quando l’open interest si concentra su strike lontanissimi come i 300 000 $, e contemporaneamente svaniscono le difese a 85 000 $, il messaggio che arriva è contraddittorio e affascinante: tra speranza e fragilità, il mercato potrebbe essere pronto a cambiare marcia. Ma in che direzione?

Call su Bitcoin a 300 000 $: euforia o strategia istituzionale?

Secondo i dati più recenti di Deribit, rilanciati da The Block e Cointelegraph, le opzioni call su Bitcoin con strike a 300 000 $ e scadenza a fine giugno stanno registrando volumi sorprendenti, con un open interest superiore a 600 milioni di $. Si tratta di contratti ultra-speculativi che pochi mesi fa sarebbero sembrati assurdi, e ora rappresentano una delle scommesse più gettonate tra fondi e investitori professionali.

Queste opzioni, note come “deep out of the money”, costano relativamente poco e offrono rendimenti altissimi in caso di impennate. Markus Thielen, responsabile ricerca di 10x Research, ha dichiarato che il sentiment di mercato è “eccessivamente ottimista, quasi cieco davanti ai rischi macro attuali”. Eppure, queste strategie potrebbero non essere solo frutto di euforia: alcuni hedge fund potrebbero usarle come copertura per portafogli long su ETF spot.

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Call su Bitcoin a 300 000 $: euforia o strategia istituzionale? – crypto.it

Resta il fatto che uno sbilanciamento così netto su target così estremi potrebbe anche rappresentare un segnale contrarian, come spesso avvenuto nel passato. Più il mercato crede in un’esplosione rialzista, più diventa fragile nel caso arrivi una correzione improvvisa. L’effetto domino, in questi casi, non è da sottovalutare.

Il crollo del put wall a 85 000 $: segnale di vulnerabilità?

Parallelamente, diversi analisti segnalano la scomparsa graduale delle opzioni put a 85 000 $, un livello che fino a poche settimane fa rappresentava una solida barriera psicologica. Greeks.live ha mostrato come molti trader stiano abbandonando queste coperture, spinti dalla fiducia crescente o semplicemente dal fatto che BTC oggi scambia ben oltre quel livello.

Il problema, secondo Michael Van de Poppe, è che senza difese tecniche, anche un piccolo ritracciamento potrebbe innescare movimenti più profondi. Se si dovesse scendere sotto gli 85 000 $, si aprirebbe un’area tecnica molto scoperta fino a 81 000 $, aumentando la probabilità di sell-off violenti innescati dal panic selling o da liquidazioni forzate.

Con meno protezioni a copertura e più scommesse speculative in campo, Bitcoin si trova ora in un territorio ad altissimo potenziale ma anche a rischio elevato. L’estate potrebbe portare grandi sorprese, in entrambe le direzioni. E in uno scenario così teso, restare lucidi è forse l’unico vero vantaggio competitivo.

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