Perché XRP potrebbe risalire oltre il 35% dopo i 421 milioni di dollari di interesse istituzionale

Un’ondata istituzionale da 421 milioni di dollari, una causa legale chiusa e un volume di scambi in netto aumento: XRP torna al centro dell’attenzione, non più solo per ipotesi ma per segnali concreti che arrivano dai dati di mercato e dalle mosse di colossi che puntano sull’adozione del token, sollevando la domanda se questo nuovo slancio possa davvero consolidare il ruolo di Ripple nel sistema finanziario globale.

In un panorama crypto sempre più orientato verso l’adozione istituzionale e la regolamentazione, XRP si riposiziona come uno degli asset digitali più osservati. L’attenzione non arriva solo per la sua tecnologia – il XRP Ledger – ma per la combinazione di fattori che negli ultimi mesi hanno dato nuova linfa al progetto Ripple. Tra questi, spiccano investimenti di peso da parte di attori istituzionali, lo sviluppo del RLUSD – lo stablecoin proprietario – e la chiusura definitiva del contenzioso con la SEC.

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Perché XRP potrebbe risalire oltre il 35% dopo i 421 milioni di dollari di interesse istituzionale – crypto.it

Tutto questo mentre il token segna performance positive anche in termini di scambi. Sono segnali che, se ben interpretati, potrebbero ridefinire il posizionamento di XRP nel breve e medio termine, attirando l’interesse non solo degli investitori professionali, ma anche di soggetti corporate alla ricerca di soluzioni per la gestione di tesorerie digitali e infrastrutture cross-border efficienti e trasparenti.

Perché gli istituzionali puntano su XRP

La notizia che più ha colpito il mercato è l’annuncio da parte di due società – VivoPower e Webus – che hanno allocato rispettivamente 121 milioni $ e 300 milioni $ in XRP come asset di tesoreria, per un totale di 421 milioni $. Si tratta di una scelta che evidenzia una crescente fiducia istituzionale non solo nella stabilità del token, ma anche nella sua utilità come mezzo di pagamento. A rafforzare questa tesi, il volume di scambi giornalieri è aumentato del 75%, arrivando a quota 3,51 miliardi $ (fonte: Tokenpost).

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Perché gli istituzionali puntano su XRP – crypto.it

Parallelamente, Ripple ha introdotto il suo stablecoin RLUSD, ancorato al dollaro, con l’obiettivo di integrarlo nel sistema di pagamenti transfrontalieri. Il token ha ricevuto approvazione anche dalla Dubai Financial Services Authority, segno di un crescente riconoscimento regolamentare. Tuttavia, mentre il RLUSD ha visto una recente flessione nei volumi, XRP ha dimostrato solidità e capacità di attrarre capitali in modo più duraturo.

Regolamentazione, target e aspettative future

Uno dei catalizzatori più rilevanti è stato senza dubbio la chiusura definitiva della causa tra Ripple e la SEC. L’autorità statunitense ha rinunciato all’appello, riducendo la sanzione a 50 milioni $ rispetto ai 125 milioni $ inizialmente previsti. Questo esito ha eliminato un importante elemento di incertezza che per anni aveva pesato sul titolo.

Sul fronte delle previsioni, secondo l’analisi di Ainvest.com, XRP potrebbe puntare a un target di 3,40 $ nel breve termine e spingersi fino a 5 $ entro il 2027. Considerando l’attuale quotazione di circa 2,19 $, si ipotizza un potenziale rialzo superiore al 55%. Naturalmente, il raggiungimento di questi obiettivi dipenderà dalla continuità nel sostegno istituzionale e dalla capacità di Ripple di espandere ulteriormente l’adozione del suo protocollo.

Il percorso di XRP sembra quindi tracciato tra maggiore regolamentazione, supporto da parte di grandi attori finanziari e ambizioni tecnologiche che potrebbero ridefinire le dinamiche del mercato crypto. In un contesto dove la fiducia è spesso labile, il caso XRP dimostra come concretezza, visione strategica e trasparenza normativa possano trasformare una criptovaluta da semplice token speculativo ad asset rilevante per il sistema finanziario globale.

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