La pensione provvisoria viene erogata dall’INPS in attesa dei calcoli definitivi. Quali sono le tempistiche?
Molti pensionati ricevono inizialmente una liquidazione provvisoria per dare modo all’ente di effettuare con calma e attenzione i calcoli che determineranno l’importo della pensione definitiva. L’INPS deve agire entro determinate tempistiche che dipendono da quanto il conteggio si rivelerà complicato.
Quando il lavoratore invia domanda di pensionamento potrebbe ricevere all’inizio un trattamento provvisorio per un periodo limitato di tempo. Durante questo lasso temporale l’INPS calcolerà la somma da corrispondere in via definitiva. Il conteggio terrà conto di tutti i contributi maturati dal richiedente, incluse le ricostruzioni, i cumuli, le ricongiunzioni, le totalizzazioni. Una procedura che richiede del tempo ed è per questo che l’ente dirotta inizialmente su una pensione provvisoria.
Capita quando si è in presenza di una disabilità temporanea oppure ci sono complicazioni del definire l’importo finale. Con il raggiungimento della pensione di vecchiaia o con il riconoscimento dell’invalidità permanente, invece, spetta direttamente la pensione definitiva. Un’altra differenza tra le due misure è che il trattamento provvisorio può essere oggetto di revisione, quello definitivo no.
Quanto tempo passa per avere la pensione definitiva
L’operazione di trasformazione della pensione provvisoria in definitiva richiede diversi mesi. Il cittadino per avere informazioni sullo stato di avanzamento del ricalcolo dell’assegno può chiedere direttamente all’INPS. Il calcolo è complesso e i tempi di attesa possono superare i sei mesi e arrivare fino ad un anno. Negli ultimi tempi c’è stata una velocizzazione dell’iter ma comunque l’attesa rimane lunga. Ma come mai questo calcolo è così complesso?
La pensione provvisoria viene erogata ai lavoratori con minimo 18 anni di contributi maturati prima del 1996. Significa che il calcolo della pensione verrà effettuato con il sistema retributivo sui contributi maturati fino al 2011 e con il sistema contributivo sui contributi maturati successivamente. Questo sistema misto di calcolo prevede che la pensione non possa essere superiore a quella che sarebbe stata corrisposta con il solo sistema retributivo.
Di conseguenza l’INPS prima di comunicare l’importo definitivo utilizzerà interamente il contributivo o il sistema misto e opterà per quello più basso. Un calcolo difficile che richiedere la momentanea erogazione di una pensione provvisoria che di solito è pari al 90% della pensione calcolata con il sistema misto. Generalmente il conguaglio è negativo ma non è detto che non si possa ottenere un conguaglio positivo quando si verifica uno scostamento importante tra il calcolo con il sistema retributivo e quello con sistema misto.
