5 motivi per cui il mercato NFT potrebbe vivere il suo momento peggiore nel 2025

Yuga Labs sorprende il mondo NFT: la cessione di CryptoPunks e Moonbirds potrebbe segnare un punto di svolta. Tra strategie mirate e segnali di crisi, l’industria si interroga sul futuro dell’arte digitale tokenizzata. Quali sono le implicazioni di queste mosse e perché alcuni parlano già di “fine di un’era”?

Nel 2025, il mercato NFT sta affrontando una fase di maturazione complessa, tra cali di interesse e tentativi di rilancio. Il boom del 2021 è ormai lontano, e con esso anche molte delle narrative speculative che avevano sostenuto valutazioni irrazionali.

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5 motivi per cui il mercato NFT potrebbe vivere il suo momento peggiore nel 2025 – crypto.it

Oggi, gli investitori chiedono utilità, visione e sostenibilità. In questo contesto, Yuga Labs, azienda nota per aver rivoluzionato il settore con collezioni come il Bored Ape Yacht Club, ha annunciato la cessione di due delle sue più iconiche collezioni: CryptoPunks e Moonbirds. Una decisione che, se da un lato riflette un riassetto strategico, dall’altro ha scatenato un acceso dibattito tra investitori, artisti digitali e analisti. C’è chi la vede come un segnale di debolezza e chi, al contrario, come una mossa pragmatica per focalizzarsi su progetti più innovativi e coerenti con le nuove dinamiche del Web3.

CryptoPunks ceduti a una fondazione, Moonbirds a una gaming company

I CryptoPunks, simbolo della prima ondata NFT, sono stati trasferiti alla Infinite Node Foundation, una realtà no-profit con sede a Palo Alto. Secondo The Verge, la fondazione intende valorizzarli con mostre fisiche permanenti e itineranti. Nonostante la cessione, Yuga Labs manterrebbe una parte dei diritti IP e alcune opere in portafoglio.

Diversa la destinazione di Moonbirds, acquisiti da Orange Cap Games. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di trasformare la collezione in un progetto ludico multipiattaforma. Come riportato da Decrypt, Orange Cap ha in programma di integrare gli NFT in un ecosistema Web3 con ricompense e funzionalità “play-to-earn”. Un’operazione che mira a riportare interesse su un progetto che aveva perso slancio negli ultimi mesi.

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CryptoPunks ceduti a una fondazione, Moonbirds a una gaming company – crypto.it

Il CEO di Yuga Labs ha definito le cessioni parte di una “razionalizzazione strategica”, volta a concentrare gli sforzi su Otherside, il metaverso proprietario, e sullo sviluppo delle collezioni BAYC e Mutant Ape. Un cambio di rotta che segnala una nuova fase per l’azienda, ora più orientata alla sostenibilità a lungo termine.

Reazioni del mercato e nuove prospettive NFT

Le reazioni del mercato non si sono fatte attendere. Il prezzo minimo dei Moonbirds, secondo dati OpenSea, è passato da 0,295 ETH a oltre 0,9 ETH in meno di 48 ore. Anche il volume di scambi ha registrato un incremento del 240%, segno che l’interesse per questi asset è ancora vivo, se accompagnato da prospettive concrete.

Molti analisti, tra cui quelli di Galaxy Research, vedono in queste mosse un tentativo di ridefinire la governance degli asset digitali. I progetti NFT, per sopravvivere, dovranno offrire utilità tangibile e visione di lungo periodo. La semplice scarsità o il prestigio storico non bastano più.

Nel frattempo, la comunità Web3 si interroga. C’è chi saluta positivamente la cessione a entità più focalizzate e chi, al contrario, teme un abbandono progressivo dei progetti meno redditizi. Resta il fatto che Yuga Labs ha dimostrato di saper cambiare pelle per adattarsi a un mercato in continua evoluzione, lasciando però alle spalle due delle collezioni più riconoscibili della storia NFT.

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