Se la casa è intestata solo a lui, ma hai pagato anche tu

Hai contribuito a pagare una casa che non è intestata a te? E se l’amore finisse, potresti chiedere indietro quei soldi? Quando la generosità si scontra con la realtà legale, le sorprese possono essere amare. Esistono situazioni in cui si può davvero parlare di donazione indiretta e ottenere la restituzione del denaro? La risposta non è sempre quella che ti aspetti.

Immagina di decidere di convivere col tuo compagno. La casa la compra lui, ma la pagate insieme. O magari sei tu ad aiutarlo economicamente, per amore, per fiducia, perché pensi sia giusto. Tutto fila liscio finché il rapporto tiene. Ma se le cose cambiano? Se vi separate, che succede a quella casa? E soprattutto: i soldi che hai dato, erano davvero un regalo o ti aspettavi qualcosa in cambio, magari una comproprietà mai ufficializzata?

Consegna chiavi di una casa
Se la casa è intestata solo a lui, ma hai pagato anche tu-crypto.it

È in questi momenti che la realtà si presenta senza filtri. Quella che sembrava una scelta d’amore si trasforma in una questione legale. E le risposte, a volte, fanno male tanto quanto la fine della relazione stessa. Perché la legge ha delle regole precise su come si considerano i trasferimenti di denaro tra partner. E spesso queste regole non tengono conto di sentimenti, progetti o sacrifici.

Il confine sottile tra gesto d’amore e donazione vera e propria

Quando si parla di donazione indiretta, ci si riferisce a un contributo economico fatto per consentire a qualcun altro di acquistare un bene, come una casa, senza intestarsela. È una situazione comune, soprattutto nelle coppie, dove uno paga (o contribuisce), ma l’altro risulta l’unico proprietario.

Casa in miniatura
Il confine sottile tra gesto d’amore e donazione vera e propria-crypto.it

La legge considera questi soldi come una liberalità, cioè un regalo. E come tale, non si può chiedere indietro, a meno che non ci siano prove scritte che dimostrino il contrario. Se quindi non hai firmato nulla, non hai indicato chiaramente lo scopo del denaro, potresti ritrovarti senza diritti e senza rimborso.

Esiste però un’eccezione: quando il trasferimento di denaro è fatto in vista di un matrimonio poi non celebrato. In questo caso, la Corte di Cassazione (ordinanza n. 29980 del 25 ottobre 2021) riconosce il diritto alla restituzione. Se puoi dimostrare che hai dato quei soldi proprio perché vi stavate per sposare, e che senza quel matrimonio non avresti fatto quel gesto, allora puoi agire per riavere quanto dato.

La casa è sua, ma l’avete pagata insieme: e ora?

Succede spesso che una coppia scelga di intestare la casa solo a uno, magari per ragioni fiscali o perché uno dei due ha problemi con il mutuo. Ma se l’altro contribuisce economicamente, senza apparire nei documenti, la situazione si complica. In mancanza di un accordo scritto che dimostri che i soldi erano un prestito o una quota per diventare comproprietari, la legge considera il tutto come una donazione indiretta, quindi non rimborsabile.

Diverso il discorso per chi è sposato in comunione dei beni: la casa, anche se intestata solo a uno, è di entrambi. Ma se si è in separazione dei beni, tutto cambia. Conta solo chi risulta nei documenti, a meno che non ci sia una prova contraria.

Gestione cookie