Bitcoin potrebbe vivere un sorprendente rimbalzo: 3 segnali tecnici da non ignorare

Dopo aver toccato un nuovo massimo storico di 111.880 $, Bitcoin ha subito una brusca correzione. Ma secondo Bitfinex, la struttura resta sorprendentemente solida: l’aumento dei rendimenti obbligazionari USA e altri fattori macro hanno creato turbolenza, ma l’interesse istituzionale non accenna a calare. E mentre le posizioni speculative si ridimensionano, gli analisti parlano di un “reset salutare” che potrebbe rafforzare le basi del trend di lungo periodo.

Negli ultimi mesi, Bitcoin è tornato al centro del dibattito finanziario. Non solo per i nuovi massimi, ma per la brutalità della correzione che ha seguito il picco. Da 111.880 $ a 104.000 $ nel giro di pochi giorni: un movimento che ha fatto tremare i polsi a molti investitori, soprattutto quelli esposti su futures e derivati. Eppure, a ben vedere, questa fase potrebbe non essere un segnale di debolezza. Lo affermano gli analisti di Bitfinex, che vedono in questa fase un riassetto tecnico necessario dopo un periodo di eccessi speculativi. A supporto di questa visione, ci sono alcuni segnali chiave: i fondamentali on-chain restano solidi, l’interesse istituzionale continua a crescere e le vendite sembrano più legate a fattori macro che a reali problemi della rete.

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Bitcoin potrebbe vivere un sorprendente rimbalzo: 3 segnali tecnici da non ignorare – crypto.it

La vera domanda, dunque, è se Bitcoin stia semplicemente facendo “respirare” il mercato oppure se stiamo entrando in una fase di correzione più ampia. E, in entrambi i casi, cosa possono aspettarsi gli investitori che hanno puntato sull’adozione istituzionale e sull’ingresso nel mainstream finanziario?

Indicatori tecnici e macroeconomia: cosa ci raccontano davvero

I dati parlano chiaro: l’open interest sulle opzioni Bitcoin ha toccato il record di 49,4 miliardi di $, segnale di una forte attività da parte di trader professionisti e fondi (Bitfinex Alpha). Parallelamente, l’indicatore “Relative Unrealised Profit” ha superato la soglia di +2 deviazioni standard, suggerendo che molti trader stavano chiudendo posizioni in utile. A ciò si aggiunge la pressione esercitata da fattori macroeconomici: l’aumento dei rendimenti dei Treasury USA oltre il 5% ha spinto parte del capitale fuori dai mercati a rischio, Bitcoin incluso.

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Indicatori tecnici e macroeconomia: cosa ci raccontano davvero – crypto.it

Inoltre, non va sottovalutata la reintroduzione di tariffe commerciali da parte dell’amministrazione statunitense, che ha aumentato l’incertezza sui mercati globali. Tutti elementi che, combinati, hanno creato una tempesta perfetta per una presa di profitto massiccia e veloce. Ma è proprio in questi momenti che emergono le differenze tra un semplice rally speculativo e una vera resilienza strutturale.

Bitcoin sotto la lente: struttura solida, fiducia ancora intatta

Nonostante il pullback, molti segnali indicano che Bitcoin non sta cedendo dal punto di vista strutturale. Secondo Bitfinex, la correzione rappresenta un’opportunità per “ripulire” l’eccesso di leva finanziaria e rafforzare il trend di lungo periodo. La presenza di operatori istituzionali, l’aumento di prodotti regolamentati come gli ETF su Bitcoin e l’interesse di grandi società, come GameStop che ha investito 513 milioni di $ in BTC, rafforzano l’idea che ci sia fiducia di fondo.

Al netto della volatilità, il mercato sembra ancora convinto che Bitcoin possa rappresentare un asset rifugio alternativo e una forma credibile di riserva di valore digitale. Il prossimo supporto tecnico rilevante si trova in area 101.500 $, ma gli analisti non escludono un ritorno sopra quota 108.000 $ se il sentiment migliora. In definitiva, se il contesto macro si stabilizza, il pullback recente potrebbe rivelarsi una parentesi tecnica, più che l’inizio di una fase ribassista duratura.

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