3 segnali sorprendenti dai miner USA che potrebbero rilanciare Bitcoin secondo alcuni analisti

Un boom produttivo a maggio, riserve in aumento e nuovi investimenti infrastrutturali: i principali miner di Bitcoin negli Stati Uniti stanno lanciando segnali forti al mercato. Mentre la criptovaluta regina consolida i suoi livelli sopra i 100.000 $, CleanSpark, MARA Holdings e Riot Platforms mostrano dati operativi eccellenti, alimentando un nuovo interesse degli investitori. Dietro le quinte, si muove un settore che sembra voler anticipare la prossima fase rialzista.

Nel panorama delle criptovalute, la fase attuale è tutt’altro che silenziosa. Nonostante l’attenzione sia spesso rivolta al prezzo spot di Bitcoin o alle decisioni della Federal Reserve, c’è un’altra metrica che sta attirando l’occhio attento degli analisti: la produzione e l’espansione dei principali miner statunitensi. I dati di maggio 2025, pubblicati nelle ultime ore da fonti autorevoli come Stock Titan e i canali ufficiali delle aziende, parlano chiaro.

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3 segnali sorprendenti dai miner USA che potrebbero rilanciare Bitcoin secondo alcuni analisti – crypto.it

Gli operatori principali stanno incrementando l’hashrate, accumulando riserve di Bitcoin e diversificando le infrastrutture. Il tutto in un contesto di maggiore liquidità nel sistema e rinnovata fiducia da parte degli investitori istituzionali. Ma cosa stanno facendo, esattamente, questi giganti del mining?

CleanSpark e MARA guidano la crescita con dati impressionanti

CleanSpark, secondo quanto riportato da StockTitan.net, ha chiuso il mese con un hashrate di 45,6 EH/s, in crescita del 7,5% rispetto ad aprile. La produzione ha toccato quota 694 BTC, e le vendite mensili sono state pari a 293,5 BTC, generando introiti medi a oltre 102.000 $ per unità. Le riserve totali sono salite a 12.502 BTC, mentre la capacità energetica è stata ampliata a 987 MW. L’obiettivo dichiarato? Raggiungere un hashrate di 60 EH/s entro fine anno.

Anche MARA Holdings ha sorpreso il mercato. Come si legge sul sito ufficiale ir.mara.com, a maggio ha prodotto 950 BTC, con un incremento del 35% su base mensile. L’azienda ha vinto 282 blocchi, e le riserve totali sono cresciute fino a 49.179 BTC. MARA ha sottolineato le performance superiori alla media del network da parte del suo mining pool proprietario, MARA Pool, che ha superato le attese in termini di block reward luck.

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CleanSpark e MARA guidano la crescita con dati impressionanti – crypto.it

Questi numeri riflettono non solo efficienza operativa, ma anche una strategia ben definita. In entrambi i casi, le società puntano a rafforzare le proprie riserve, posizionandosi al meglio per eventuali futuri rialzi del prezzo di Bitcoin.

Riot investe sull’infrastruttura e punta sull’AI

Riot Platforms, secondo StockTitan.net, ha prodotto 514 BTC nel mese di maggio, segnando un +11% rispetto al mese precedente. La vendita di 500 BTC ha fruttato circa 51,3 milioni di $, con un prezzo medio superiore a 102.500 $ per unità. Ma il dato forse più interessante è l’espansione infrastrutturale: Riot ha acquisito 355 acri di terreno in Texas per costruire nuovi data center, destinati non solo al mining ma anche a carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale.

Il sentiment degli analisti, rafforzato anche da queste notizie, rimane positivo. Le aziende citate hanno mostrato una capacità di adattamento e una solidità operativa che vanno oltre la semplice estrazione di Bitcoin. Con un’offerta di moneta M2 in crescita e una pressione regolatoria in fase di stabilizzazione, gli investitori iniziano a guardare al settore del mining come a una opportunità strutturale, più che speculativa.

In un mondo dove le criptovalute tornano a giocare un ruolo chiave nei portafogli, i dati di maggio non sono solo un aggiornamento: sono un segnale.

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