Brembo è sotto pressione sul breve termine, ma alcuni analisti puntano su un recupero. Il titolo appare oggi valutato con multipli bassi, un EV/EBITDA tra i più attraenti del settore, e con margini da vera industria premium. E mentre l’analisi tecnica segnala debolezza, il consenso fondamentale sembra raccontare tutta un’altra storia.
Nel mondo degli investimenti, ci sono titoli che fanno notizia ogni settimana, e altri che sembrano scivolare nel silenzio. Alcuni asset attirano i riflettori con la volatilità e i rumors, altri restano nell’ombra, lavorando sui fondamentali. Tra questi ultimi, alcune azioni industriali sottovalutate continuano a offrire valore agli investitori più pazienti, con multipli di prezzo contenuti, cash flow interessanti e margini di profitto superiori alla media. E quando i grandi investitori iniziano a muoversi, come nel caso dell’insider che ha acquistato 800.000 € in azioni in un’unica operazione, qualcosa merita attenzione.

In questo contesto si inserisce un titolo che ha deluso nel breve ma che, secondo gli analisti, potrebbe nascondere margini di rivalutazione interessanti. Il mercato lo ha messo in stand-by, ma la domanda è: per quanto ancora? La recente sottoperformance potrebbe aver già scontato molte criticità, e proprio per questo il momento attuale potrebbe rappresentare una finestra favorevole per rientrare o rafforzare la posizione, come suggerisce anche parte del consensus degli analisti.
Un potenziale di rialzo interessante secondo gli analisti
Il titolo ha vissuto un anno complicato, ma gli analisti non sembrano averlo abbandonato. Secondo Marketscreener, il prezzo obiettivo medio è di 9,60 €, con stime che spaziano da un minimo di 7,60 € fino a un massimo di 11,20 €. Con una quotazione attuale intorno agli 8,06 €, il potenziale di rialzo medio è del 19,11%, e potrebbe arrivare a +38,96%in caso di target massimo raggiunto. Su 10 analisti, 4 consigliano “Compra adesso”, mentre 6 suggeriscono di mantenere la posizione.

Il P/E di 9,91 e l’EV/EBITDA di 7,03 confermano una valutazione inferiore alla media del settore, mentre il margine lordo supera il 27%, mostrando un’efficienza operativa solida. In particolare, il Return on Equity del 12% e un flusso di cassa di 6,18 € per azione indicano che l’azienda continua a generare valore anche in fasi di mercato complesse. Il titolo risulta inoltre interessante per la sua capacità di mantenere stabilità nei fondamentali, anche in un contesto macroeconomico meno favorevole al comparto auto.
Indicatori tecnici contrastanti, ma fondamentali solidi
L’analisi tecnica settimanale mostra un quadro tutt’altro che brillante. Su TradingView, la lettura complessiva indica “Vendi”, con 14 segnali ribassisti, 10 neutri e appena 2 “Compra”. Le medie mobili confermano la tendenza negativa, con ben 13 segnali di vendita e una sola indicazione d’acquisto. Tuttavia, alcuni oscillatori, come MACD e Momentum, si stanno avvicinando a un possibile segnale di inversione.
Nonostante il pessimismo sul breve, i fondamentali restano solidi. La struttura patrimoniale è robusta, il livello di indebitamento contenuto e il valore d’impresa stimato a 4,53 miliardi €. Inoltre, il recente acquisto insider, reso noto da Crypto.it, evidenzia fiducia da parte del management.
Un’azione quindi che potrebbe sembrare “in frenata”, ma che secondo molti analisti è pronta a rimettersi in corsa. Per chi è alla ricerca di azioni sottovalutate con solidi fondamentali e potenziale upside, potrebbe essere uno di quei casi da tenere d’occhio.