Potrebbe questo titolo azionario sottovalutato del 25% essere tra le scelte migliori per chi punta su dividendi?

Titolo con dividendi al 6,2% e valutazione sotto i multipli storici: potrebbe essere uno dei titoli bancari italiani più sottovalutati. Gli analisti vedono un margine di rialzo fino al 18%.

A volte i titoli bancari passano inosservati, oscurati dai colossi globali del credito o dalle fintech più scintillanti. Ma chi cerca dividendi solidi, valutazioni moderate e una gestione prudente, sa che è proprio in questi angoli del mercato che si annidano le opportunità più interessanti. CREDEM è una di queste realtà. Storicamente poco incline ai riflettori, ha costruito nel tempo una reputazione solida per efficienza, patrimonializzazione e attenzione al rischio. Il rendimento da dividendi sopra il 6% non è un caso isolato, ma il frutto di una strategia coerente e conservativa.

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Potrebbe questo titolo azionario sottovalutato del 25% essere tra le scelte migliori per chi punta su dividendi? – crypto.it

E in un contesto in cui le banche minori vengono rivalutate anche dai fondi esteri, il titolo potrebbe iniziare ad attrarre nuova attenzione. Le ultime settimane lo dimostrano: il mercato sta osservando con più interesse questa banca emiliana, anche alla luce dei risultati trimestrali che, pur senza stupire per dimensione, confermano la solidità dei fondamentali. In un mondo che cambia rapidamente, la capacità di restare coerenti con una visione prudente e sostenibile diventa un valore. Ed è proprio questo che molti investitori stanno ricominciando ad apprezzare.

Bilanci solidi e dividendi sopra la media del settore

Negli ultimi cinque anni, CREDEM ha distribuito dividendi crescenti, passando da 0,20 € nel 2018 fino agli attuali 0,75 €, con un rendimento da dividendo del 6,20% (dato TTM). Il payout ratio si mantiene sotto controllo, attorno al 41%, confermando la sostenibilità della politica di remunerazione. Il dividendo non è stato tagliato neppure nei momenti più difficili del ciclo bancario, e questo ne aumenta l’affidabilità agli occhi degli investitori più prudenti.

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Bilanci solidi e dividendi sopra la media del settore – crypto.it

Dal punto di vista della valutazione, i multipli indicano ancora una sottovalutazione moderata rispetto al settore. Il Price/Earnings è pari a 6,04, mentre il Price/Book si attesta su 0,98, sotto la soglia dell’unità che spesso suggerisce valutazioni conservative. Interessante anche il Price/Free Cash Flow a 4,93, ben al di sotto della media del comparto. I ritorni sul capitale (ROE) e sugli asset (ROA) sono in linea con il settore, rispettivamente 10,35% e 0,91%, dimostrando una redditività regolare, senza squilibri.

Raccomandazioni positive e trend tecnico favorevole

Dal punto di vista dell’analisi tecnica settimanale, il quadro è solido: il segnale complessivo restituisce un’indicazione di “compra”, supportata da 13 medie mobili su 15 che suggeriscono acquisto. Anche gli oscillatori sono per lo più neutrali, ma senza indicazioni di ipercomprato o divergenze ribassiste, segnalando una situazione tecnica equilibrata.

Le raccomandazioni degli analisti sono state perlopiù ottimiste negli ultimi 30 giorni. Su 7 analisti monitorati, 3 consigliano “compra adesso” e 3 “mantieni”, con nessuna raccomandazione di vendita (fonte: Soldionline.it).

Secondo Marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio è pari a 12,98 €, con una stima massima di 14,30 € e una minima di 12,10 €. A fronte di una quotazione attuale di circa 12,10 €, il potenziale di rialzo medio è di +7,2%, con un margine massimo del +18,18% e un minimo del 0%, suggerendo una situazione di rischio-rendimento contenuto ma favorevole.

Un titolo che non fa rumore, ma che potrebbe offrire una combinazione interessante tra stabilità, redditività e potenziale rivalutazione.

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