ETF su Bitcoin: 347 milioni in fuga in un giorno, il dato più preoccupante del mese farebbe temere il peggio

Il 29 maggio gli ETF su Bitcoin statunitensi hanno subito una brusca frenata, con deflussi per oltre 347 milioni di $, causati dalle tensioni commerciali rilanciate da Donald Trump e da decisioni giudiziarie contrastanti. Un evento che ha mostrato la vulnerabilità di strumenti finanziari ormai considerati parte integrante del mercato regolamentato.

Da mesi si parlava di una nuova fase per le criptovalute, grazie all’approvazione degli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti. Prodotti finanziari regolamentati, che hanno attirato l’attenzione di investitori retail e istituzionali, in particolare dopo l’ingresso in campo di giganti come BlackRock e Fidelity. Sembrava l’inizio di un’era più stabile, dove il Bitcoin avrebbe potuto scrollarsi di dosso l’etichetta di asset “speculativo”. E invece, basta un ritorno sulla scena politica di Donald Trump e qualche incertezza giudiziaria a far tremare le fondamenta.

età bitcoin
ETF su Bitcoin: 347 milioni in fuga in un giorno, il dato più preoccupante del mese farebbe temere il peggio – crypto.it

Il 29 maggio, secondo Farside Investors, Grayscale ha registrato un deflusso netto di 167,4 milioni di $, mentre BlackRock ha visto uscire 36,9 milioni di $. Anche Ark Invest e Fidelity hanno subito cali, interrompendo il trend positivo. A far scattare l’allarme sono state alcune dichiarazioni di Trump che preannunciano una nuova stagione di dazi e barriere commerciali, accompagnate da decisioni contrastanti da parte della Corte Suprema americana su quanto potere il presidente abbia in ambito commerciale. Una combinazione esplosiva che ha spinto molti a ridurre l’esposizione verso asset percepiti come ad alto rischio.

La situazione ha creato un clima di forte cautela, facendo emergere una domanda legittima: quanto sono veramente “sicuri” gli ETF su Bitcoin, anche in un contesto regolamentato?

Gli ETF e la loro vulnerabilità agli shock geopolitici

Nonostante l’apparente solidità, gli ETF su Bitcoin si sono dimostrati sensibili agli sviluppi politici. Gli investitori non stanno mettendo in dubbio lo strumento in sé, ma reagiscono alla volatilità percepita del contesto globale. Come osservato da James Butterfill, Head of Research di CoinShares, “questi deflussi sono una risposta alla crescente incertezza macro, non una fuga dal Bitcoin in quanto tale”.

etf bitcoin
Gli ETF e la loro vulnerabilità agli shock geopolitici – crypto.it

Il prezzo del Bitcoin, infatti, è rimasto stabile intorno ai 68.000 $, segno che la fiducia di fondo persiste. Bloomberg sottolinea che il comportamento degli investitori riflette un’attenzione crescente verso i rischi sistemici, e non una crisi di fiducia nel mercato delle criptovalute. Il dato più interessante? BlackRock gestisce ancora oltre 18 miliardi di $ nel suo ETF, a conferma che non si tratta di un esodo, ma di una pausa strategica.

Una finanza cripto sempre più intrecciata alla politica globale

Questo episodio segna un passaggio cruciale: gli ETF su Bitcoin non sono più isolati dal mondo esterno. Al contrario, la loro evoluzione dipenderà sempre più dalle dinamiche politiche, commerciali e giudiziarie. Il mercato si sta abituando a leggere i segnali non solo nei grafici, ma anche nei discorsi elettorali e nelle aule di tribunale.

La finanza cripto-regolamentata non può più permettersi di ignorare ciò che accade sul piano geopolitico. Ogni tweet, ogni proposta di legge, ogni verdetto giudiziario può modificare la traiettoria degli afflussi e dei prezzi. In questo nuovo contesto, essere investitori informati significa monitorare le borse… ma anche la politica internazionale. Forse è proprio qui che il Bitcoin smette di essere solo una valuta digitale e diventa un barometro della fiducia globale.

Gestione cookie