Cinque azioni del FTSE MIB hanno chiuso maggio in rosso, ma dietro ai ribassi si nascondono opportunità che il mercato potrebbe aver sottovalutato. Tra queste, una in particolare sembra offrire oggi il margine di apprezzamento più alto secondo le stime degli analisti, con un potenziale che sfiora il 40%.
Quando un titolo cala, la reazione più immediata è evitarlo. Ma spesso è proprio in quelle correzioni che si celano le occasioni migliori. Il mercato è veloce nel punire, ma meno lucido nel valutare il reale valore di lungo termine. Le vendite di maggio su alcuni titoli del FTSE MIB non sono tutte giustificabili con motivi strutturali. E se ci si affida alle valutazioni degli analisti e ai fondamentali, emergono sorprese. Non è raro, infatti, che un’azione scesa nel breve sia in realtà pronta a rimbalzare, proprio perché sottovalutata in modo evidente rispetto ai suoi multipli, alle prospettive di crescita e ai prezzi obiettivo condivisi dal consensus.

A maggio, solo cinque titoli hanno chiuso in negativo: Diasorin, Tenaris, Buzzi Unicem, Monte dei Paschi di Siena e Generali. Tra questi, però, è Generali a emergere oggi come possibile sorpresa, forte di un sostegno analitico che indica margini di rivalutazione superiori rispetto a tutti gli altri.
Generali: perché potrebbe essere il titolo da monitorare nelle prossime settimane
Il titolo Generali ha chiuso il mese intorno a 22,60 €, ma secondo i dati di MarketScreener il prezzo obiettivo medio stimato dagli analisti è pari a 31,19 €, con punte massime fino a 36,60 €. Questo implica un potenziale di apprezzamento del 38%, il più elevato tra tutte le azioni che hanno deluso a maggio. E non si tratta di semplici stime teoriche: tra i broker che hanno aggiornato le valutazioni nelle ultime settimane ci sono Berenberg, Jefferies (entrambi “Buy”) e Goldman Sachs, che assegna un target di 31,50 €. Solo ODDO BHF e AlphaValue mantengono un’impostazione più prudente, con rating negativi, ma rappresentano la minoranza del consensus.

Nonostante il momento difficile per il settore assicurativo, il rating di Moody’s è stato rivisto al rialzo, a testimonianza della solidità finanziaria del gruppo. A livello tecnico, il titolo ha trovato supporto nella fascia tra i 22 € e i 22,50 €, segnalando una possibile fase di consolidamento prima di un rimbalzo.
Gli altri titoli in ribasso: margini più contenuti o rischi più elevati
Monte dei Paschi di Siena presenta un potenziale simile (circa +37,8%), ma con una variabilità molto elevata tra i target price (da 5,10 € a 7,90 €). Le raccomandazioni più ottimiste arrivano da Deutsche Bank, HSBC e Intesa Sanpaolo, ma il rischio politico e le voci su una possibile fusione con Mediobanca aumentano l’incertezza. Il mercato, al momento, sembra attendere chiarezza.
Tenaris, pur supportata da un buyback da oltre 1 miliardo di $ e raccomandazioni favorevoli da parte di Intesa Sanpaolo, Equita SIM e Exane BNP Paribas, mostra un upside più moderato (+20,6%). Il titolo resta solido, ma il potenziale di breve termine appare già in parte scontato nei prezzi.
Diasorin riceve valutazioni contrastanti: Equita SIM resta positiva con target a 122 €, ma altre case come UBS e Kepler Cheuvreux si limitano a un giudizio “Hold”. Il potenziale di apprezzamento stimato è attorno al 18,9%, ma la bassa visibilità sul comparto biotech pesa sull’interesse degli investitori.
Buzzi Unicem è invece il titolo con le prospettive più basse, con un prezzo obiettivo medio di 31,18 € a fronte di un prezzo attuale di 29,98 €, ovvero un upside di appena il 4%. Nonostante stime di utile in crescita per il 2025, il settore cemento continua a soffrire, e il mercato si mostra prudente.
In questo scenario, Generali è il titolo che oggi raccoglie i maggiori consensi in rapporto al suo prezzo di Borsa. Un’opzione che unisce solidità, visibilità finanziaria e un potenziale di crescita tra i più interessanti del listino italiano.