Massima sottovalutazione al 70% e dividendo sopra il 4%: questo titolo azionario potrebbe sorprendere tutti

C’è un titolo italiano che sta lentamente ricostruendo la fiducia degli investitori. Non è il solito nome che catalizza l’attenzione, ma le sue mosse recenti, unite a valutazioni interessanti e a una nuova politica di dividendi, stanno iniziando a cambiare la percezione del mercato. In un settore che vive continue evoluzioni, anche una conferma può fare la differenza.

Quando un’azienda decide di riacquistare parte delle proprie azioni sul mercato, spesso lo fa per mandare un segnale forte: il management crede che il titolo sia sottovalutato. Ecco perché l’annuncio del piano di buyback da 300 milioni € da parte di Nexi ha destato più attenzione del solito. La società attiva nei servizi di pagamento digitali ha iniziato a eseguire acquisti significativi già a maggio, segno che il programma non è solo una dichiarazione d’intenti ma una strategia operativa concreta.

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Massima sottovalutazione al 70% e dividendo sopra il 4%: questo titolo azionario potrebbe sorprendere tutti – crypto.it

Questo movimento si inserisce in un contesto di multipli di valutazione contrastanti, dove alcuni indicatori suggeriscono cautela, altri invece lasciano spazio a una rivalutazione importante. Il tutto condito da una liquidità elevata che rende il titolo facilmente scambiabile, ma anche difficile da manipolare.

Multipli, dividendi e valutazioni fondamentali

La situazione finanziaria di Nexi mostra diversi elementi che meritano attenzione. Il rapporto P/E a 32,28 appare elevato, segnalando aspettative di crescita importanti già scontate nel prezzo. Tuttavia, il Price/Book a 0,59 racconta una storia diversa: il titolo viene scambiato a un prezzo ben inferiore al suo valore contabile, un classico indicatore di sottovalutazione patrimoniale. L’EV/EBITDA a 6,92 è in linea con il settore, suggerendo che la redditività operativa sia ben valorizzata dal mercato.

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Multipli, dividendi e valutazioni fondamentali – crypto.it

I ritorni, però, restano modesti: il ROE è al 1,7%, mentre il ROA si ferma allo 0,7%. Il margine lordo del 58,2% conferma comunque una buona efficienza nella gestione dei ricavi. Un aspetto interessante è la svolta nella politica di dividendi: nel 2025 Nexi ha distribuito per la prima volta un dividendo di 0,25 € per azione, con un rendimento pari al 4,6% rispetto alle quotazioni precedenti allo stacco. Un segnale apprezzato dal mercato, che attende ora conferme sulla possibilità di renderlo una costante negli anni a venire.

Indicatori tecnici e consenso degli analisti

L’analisi tecnica settimanale fornisce un quadro piuttosto equilibrato. Secondo Investing.com, tra le medie mobili, 7 suggeriscono “Compra”, 7 “Vendi” e 1 è neutra. Anche gli oscillatori riflettono incertezza: 8 sono neutri, 2 positivi e solo 1 ribassista. Insomma, i segnali sono misti, ma non negativi. Il grafico suggerisce una fase di consolidamento, con possibilità di accumulo.

Le indicazioni degli analisti sono più chiare. Secondo il consensus di MarketScreener aggiornato a fine maggio, il prezzo obiettivo medio è 6,94 €, con un upside del 29% rispetto ai livelli attuali di circa 5,38 €. Il target massimo raggiunge i 9,00 €, che significherebbe una rivalutazione di oltre il 67%. Anche Soldionline.it conferma il sentiment: nelle ultime settimane, la maggior parte delle case d’analisi ha mantenuto il giudizio su “Compra” o “Accumulate”. Infine, va segnalato che il controvalore medio giornaliero supera i 23 milioni €, con oltre 4 milioni di azioni scambiate al giorno. Dati che escludono rischi di illiquidità e che confermano Nexi come titolo solido anche sotto il profilo della manovrabilità del mercato.

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