Un titolo spesso ignorato dagli investitori retail potrebbe offrire una combinazione rara: fondamentali solidi, dividendi generosi e una valutazione ancora appetibile. Ascopiave, attiva nel settore gas e utility, si muove sotto i radar, ma i segnali tecnici e il consenso degli analisti raccontano un’altra storia.
C’è un certo fascino nei titoli tranquilli, quelli che non fanno rumore ma si muovono con coerenza. Ascopiave è uno di questi. In un panorama dominato da volatilità, trimestrali spettacolari e spinte speculative, alcune azioni si distinguono per continuità e solidità. Ascopiave, società veneta operante nella distribuzione del gas naturale, è uno di quei nomi che raramente finiscono nei titoli dei media finanziari, eppure continua a offrire valore a chi sa leggere tra le righe. Il momento potrebbe essere interessante non solo per i dividendi, ma anche per una valutazione potenzialmente sottovalutata e per un miglioramento tecnico rilevante.
L’attenzione degli analisti si sta intensificando: il rating medio aggiornato da MarketScreener e soldionline.it è “Compra”, con un prezzo obiettivo medio a 3,515 €, che implica un potenziale di rivalutazione del 12,5% rispetto alle quotazioni attuali. Il target massimo, fissato a 3,75 €, lascia intuire margini anche superiori. Inoltre, il titolo mostra segnali tecnici di rafforzamento, sostenuti da un’impostazione grafica positiva su base settimanale.
Dividendo interessante e fondamentali solidi
Uno dei punti di forza del titolo è certamente il rendimento da dividendo, che nel 2024 si attesta al 4,48%, con un importo distribuito di 0,15 € per azione. La storia dei dividendi di Ascopiave è lineare, con pagamenti regolari e una media del 5% negli ultimi cinque anni. Il payout ratio è salito al 90,6%, ma si mantiene sostenibile nel contesto del settore. In periodi di incertezza, questi rendimenti rappresentano una risorsa strategica per i portafogli difensivi.
Dal punto di vista dei multipli di mercato, il titolo presenta un P/E a 17,46, leggermente superiore alla media di settore ma giustificato dalla stabilità degli utili. Il P/B a 0,79 indica un’azione sottovalutata rispetto al valore contabile, mentre l’EV/EBITDA, pari a 9,5, è in linea con i comparabili del comparto. Anche gli indicatori di redditività, come ROE (4,51%) e ROA (2,6%), suggeriscono efficienza e gestione prudente. Il margine lordo del 60,42% rafforza l’impressione di un’azienda con buona capacità operativa.
Tecnica favorevole, ma occhio alla liquidità
L’analisi tecnica su timeframe settimanale mostra un quadro positivo: 15 medie mobili su 16 danno segnale di acquisto, mentre gli oscillatori sono prevalentemente neutri, indicando che il titolo potrebbe accumulare forza prima di un nuovo movimento direzionale. Il sentiment complessivo si traduce in un chiaro “Compra adesso”, anche se il momento ideale per entrare potrebbe dipendere da eventuali ritracciamenti tecnici.
Un elemento che richiede attenzione è però la liquidità del titolo. Nelle ultime settimane, il controvalore medio giornaliero degli scambi si è attestato intorno ai 200.000 €, con una media di circa 65.000 azioni trattate al giorno. Si tratta di valori contenuti per il mercato principale, che rendono Ascopiave potenzialmente manovrabile da parte di investitori istituzionali o trader ad alto volume. Questo può rappresentare un rischio in caso di sbilanciamenti improvvisi, ma anche un’opportunità per chi opera su orizzonti temporali medio-lunghi, dove la bassa volatilità e la solidità dei fondamentali restano elementi premianti.
