5 azioni italiane che potrebbero offrire il migliore rapporto valore/prezzo secondo gli analisti

C’è un lato nascosto della Borsa che sfugge a chi guarda solo le grandi performance. Titoli silenziosi, lontani dai riflettori, ma ricchi di potenziale. Non fanno rumore, ma parlano chiaro a chi sa leggere i numeri. E proprio lì, tra i dettagli ignorati, potrebbe celarsi il vero affare.

Non tutti i titoli con fondamentali solidi si trovano in prima pagina. Anzi, molti tra i più promettenti viaggiano sotto traccia, snobbati dagli investitori retail perché non fanno scintille nel breve termine. Eppure, proprio in questo silenzio si nasconde valore. C’è un indicatore in particolare che agisce da campanello d’allarme per chi cerca azioni sottovalutate: il rapporto prezzo/utili (P/E). Quando scende sotto la soglia di 10, inizia a parlare forte.

Sul mercato italiano, diversi titoli mostrano oggi un P/E inferiore a 10, ma non si tratta di aziende in crisi. Parliamo di realtà profittevoli, alcune in fase di rilancio, altre già ben posizionate. Per capire quali meritano davvero attenzione, bisogna però guardare oltre il semplice P/E e considerare altri dati chiave: PEG, P/B, EV/EBITDA, e il potenziale stimato dagli analisti.

rapporto prezzo valore
5 azioni italiane che potrebbero offrire il migliore rapporto valore/prezzo secondo gli analisti – crypto.it

Tra i nomi più interessanti c’è Stellantis, con un P/E di 3,56, che grida sottovalutazione. Il suo P/B a 0,32 è uno dei più bassi del listino, mentre l’EV/EBITDA a 2,62 la posiziona tra le migliori in termini di efficienza operativa. Il titolo ha perso oltre il 40% nell’ultimo anno, ma secondo MarketScreener ha un potenziale di recupero del 13,49%, rendendolo uno dei casi più intriganti per chi cerca occasioni nel settore auto.

Le banche italiane guidano la fascia “value”

A spingere la fascia bassa dei multipli troviamo le banche, sempre centrali nel mercato italiano. Banco BPM, ad esempio, ha un P/E di 7,70 e un PEG di appena 0,15, un valore che indica crescita a buon mercato. Anche il P/CF a 2,86 rafforza questa tesi. La performance annuale è stata del +61%, ma gli analisti vedono ancora un upside del 7,24%, segno che il mercato potrebbe non aver ancora espresso tutto il potenziale.

BPER Banca, con un P/E di 8,03, offre un profilo simile, mentre Banca Mediolanum, pur mostrando un P/E a 9,69, si distingue per un PEG di 0,31, che resta molto interessante. Tuttavia, il suo P/B a 2,50 e un EV/EBITDA sopra 10 suggeriscono che parte del valore sia già stato prezzato.

valore
Le banche italiane guidano la fascia “value” – crypto.it

Al di fuori del comparto bancario, spicca Tenaris, azienda energetica con un P/E di 9,52 e un P/B di 0,98, perfetto per chi cerca titoli scambiati vicino al proprio valore contabile. L’EV/EBITDA a 5,35 e un potenziale di crescita del 20,86% la rendono una delle proposte più appetibili del panorama industriale. Secondo gli analisti di Investing.com, il titolo si trova in una fase tecnica favorevole, con valutazioni solide e margini ancora da esprimere.

Valutazioni basse, potenziale alto: ecco dove guardare

Dall’analisi comparativa emerge una verità chiara: i titoli con P/E sotto 10 non sono necessariamente “occasioni perse” o aziende in declino. Al contrario, possono essere realtà solide che il mercato sta semplicemente sottovalutando.

Stellantis e Tenaris offrono valutazioni estremamente basse e buoni margini operativi, ideali per un approccio contrarian. Le banche, da parte loro, stanno vivendo un momento favorevole, con multipli convenienti e utili in crescita.

Per chi sa muoversi tra i numeri e non si lascia distrarre dai riflettori, questo è il momento giusto per guardare con attenzione dove pochi stanno osservando. E forse proprio lì si trova il prossimo investimento vincente.

Gestione cookie