Rendita certa o cedole più alte? Il dilemma dell’investitore prudente

Un investimento che sembra sicuro… ma lo è davvero? GianMaria esce dalle Poste con una proposta chiara in tasca, ma poi arriva il confronto con Pippo, l’amico che sa sempre qualcosa in più. Due alternative diverse, entrambe rassicuranti a modo loro. In gioco ci sono 10.000 euro, quattro anni di attesa e una scelta che può cambiare il risultato finale.

Quel giorno, GianMaria era andato alle Poste senza grandi pretese. L’idea era quella di far fruttare i propri risparmi senza correre rischi. Una strategia tranquilla, in linea con il suo carattere riflessivo. Dopo pochi minuti, il consulente gli ha proposto una soluzione “comoda”: il Buono 4 anni Plus, un prodotto che garantisce un rendimento fisso, senza oscillazioni e con possibilità di rimborso in qualsiasi momento.

Persona che fa dei calcoli
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Il meccanismo è semplice: si investe, si aspetta e si incassa. Dopo quattro anni, 1,25% annuo lordo, che significa trasformare 10.000 euro in 10.445,77. Nessuna sorpresa. Eppure, GianMaria ha lasciato l’ufficio postale con una piccola incertezza. Quel rendimento, seppur certo, sembrava un po’ tiepido. Così ha chiamato Pippo, l’amico di sempre, quello che non compra nemmeno una caramella senza controllare il mercato.

Il buono postale: sicuro, ma senza emozioni

Il Buono 4 anni Plus è l’investimento classico per chi cerca sicurezza assoluta. Non richiede competenze specifiche, non c’è da preoccuparsi dei mercati. Il capitale è sempre disponibile, e il guadagno arriva tutto a scadenza. Nessuna cedola, nessun rendimento anticipato. Tutto è diluito nel tempo.

Persone che analizzano dei dati
Il buono postale: sicuro, ma senza emozioni-crypto.it

Per chi vuole dormire sonni tranquilli e avere la certezza di quanto riceverà, è un’opzione più che valida. Ma chi si chiede se sia il massimo ottenibile in quattro anni, potrebbe cominciare a guardarsi intorno. GianMaria, influenzato da Pippo, ha iniziato a farlo.

Il BTP 3,85% 2029: un guadagno maggiore, con qualche onda

Pippo gli ha mostrato il BTP Tf 3,85% con scadenza 2029. Qui si parla di un rendimento effettivo netto del 2,16% annuo, con cedole semestrali. Rispetto al buono postale, la differenza è concreta. Anche considerando il prezzo di acquisto di 105,27, l’investimento è più redditizio.

Naturalmente, non è tutto oro. Il valore del titolo può variare nel tempo, e un’uscita anticipata potrebbe comportare una perdita (alla scadenza invece, viene restituito 100). Ma se mantenuto fino a scadenza, i 10.000 euro potrebbero rendere ben più dei 445 euro promessi dal buono. E per chi è disposto a un minimo di rischio in più, potrebbe valerne la pena.

GianMaria ora ha due strade davanti: la sicurezza lineare o un’opzione che può dare qualcosa in più, ma chiede anche una fiducia maggiore. A volte, la scelta migliore non è solo quella che fa dormire sereni, ma quella che rispecchia davvero le proprie aspettative.

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