Petrolio e oro: 5 dinamiche contrastanti che potrebbero anticipare uno dei momenti più instabili per le materie prime

Petrolio in ribasso, oro in volata: due asset in direzioni opposte. Mentre l’oro rompe nuovi massimi storici grazie al suo ruolo di bene rifugio, il greggio vive un momento di incertezza legato a domanda debole, politiche OPEC+ e prospettive macroeconomiche globali.

Negli ultimi sette giorni il mercato delle materie prime ha offerto uno scenario ben definito ma sorprendentemente divergente, confermando la fase di transizione e incertezza che domina il panorama economico globale. Il petrolio ha proseguito la sua discesa, complice un mix di stime al ribasso da parte dell’OPEC, revisioni negative sulla crescita della domanda mondiale e l’assenza di segnali forti di tagli coordinati alla produzione. A ciò si è aggiunta una crescente cautela da parte degli operatori, preoccupati anche per l’eventuale rallentamento dell’attività manifatturiera in Cina e in Europa.

oro petrolio
Petrolio e oro: 5 dinamiche contrastanti che potrebbero anticipare uno dei momenti più instabili per le materie prime – crypto.it

Al contrario, l’oro ha registrato nuovi rialzi, spinto dalla crescente domanda di protezione contro inflazione persistente, instabilità geopolitica in Medio Oriente e incertezze fiscali negli Stati Uniti. Questo movimento opposto tra i due asset principali del comparto commodities suggerisce che gli investitori istituzionali e retail stanno riposizionando i portafogli in modo selettivo, abbandonando gradualmente gli asset ciclici per concentrarsi su quelli considerati più resilienti nei momenti di stress economico e finanziario.

Petrolio: il mercato guarda all’OPEC tra tagli possibili e domanda incerta

Il prezzo del WTI ha chiuso la settimana intorno ai 77 $ al barile, evidenziando una fase di debolezza persistente. Le recenti revisioni da parte dell’OPEC hanno ridotto le stime sulla crescita della domanda globale di petrolio sia per il 2024 che per il 2025. Secondo quanto riportato da Reuters, l’organizzazione prevede ora una domanda in aumento di soli 2,2 milioni di barili al giorno per il 2024, contro i 2,25 milioni stimati in precedenza, e 1,8 milioni di barili al giorno nel 2025.

petrolio ribasso
Petrolio: il mercato guarda all’OPEC tra tagli possibili e domanda incerta – crypto.it

A influenzare il sentiment negativo ci sono stati anche segnali contrastanti da parte dei principali paesi esportatori. Alcune fonti interne all’OPEC+ hanno lasciato intendere che nella prossima riunione del 2 giugno potrebbe essere discussa un’estensione dei tagli volontari alla produzione, ma la mancanza di una linea condivisa tra i membri più influenti ha aumentato l’incertezza. Gli analisti di Citi hanno ridotto il prezzo obiettivo per il 2025 a 63 $ al barile, sottolineando come l’equilibrio del mercato sia fragile e soggetto a rapide inversioni.

Oro: corsa ai massimi e prospettive rialziste secondo Goldman Sachs

Di segno opposto l’andamento dell’oro, che ha superato i 2.400 $ l’oncia, sostenuto dalla combinazione di fattori macroeconomici favorevoli. Il metallo prezioso è stato spinto in alto da un dollaro debole, dai timori per la salute fiscale degli Stati Uniti e dalle tensioni persistenti in Medio Oriente e nell’area indo-pacifica. Secondo un report di Goldman Sachs, l’oro potrebbe raggiungere i 3.700 $ entro fine 2025, con uno scenario alternativo che lo proietterebbe addirittura a 4.500 $ in caso di crisi sistemiche nei mercati finanziari.

Gli indicatori tecnici confermano il momentum positivo: la media mobile a 50 giorni è in ascesa, il MACD segnala forza, mentre l’RSI resta al di sotto del livello di ipercomprato, suggerendo che ci sia ancora spazio per ulteriori rialzi. Anche le banche centrali continuano ad accumulare oro: la People’s Bank of China, ad esempio, ha aumentato le proprie riserve per il diciassettesimo mese consecutivo.

In un contesto di volatilità globale, l’oro si sta affermando come la scelta preferita dagli investitori istituzionali, mentre il petrolio resta sospeso tra l’attesa di decisioni politiche e l’equilibrio instabile tra offerta e domanda. Due mercati, due direzioni, e molte lezioni per chi investe in materie prime.

Gestione cookie