Capire quando e come andare in pensione può non essere semplice. Che possibilità ci sono a 60 anni di età e con 12 anni di contributi?
Il sistema previdenziale italiano raccoglie diverse forme di pensionamento con condizioni e requisiti diversi da rispettare. Ecco che quando si comincia a pensare alla pensione potrebbe esserci un po’ di confusione.
La pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni di età e con 20 anni di contributi. Questa è la formula concessa a tutti i lavoratori che non prevede tagli né condizioni svantaggiose come accade, invece, per le forme di pensionamento anticipato. Gli scivoli permettono di lasciare il mondo del lavoro prima del compimento dei 67 anni ma accettando dei compromessi.
Per la pensione a 60 anni non ci sono molte alternative. C’è Opzione Donna rivolta alle lavoratrici. Con un figlio è concessa l’uscita a 60 anni ma solo se si è caregiver, invalide oppure disoccupate/impiegate in un’azienda in stato di crisi. In più servono 35 anni di contributi per il pensionamento. Dodici anni sono veramente pochi. Si può andare in pensione con 5 anni di contribuzione ma a 71 anni di età e se si è contributivi puri oppure con 15 anni di contributi grazie alle tre deroghe Amato ma la platea di beneficiari è veramente ridotta.
Non sono rari i casi di persone che sono riuscite a maturare solo pochi anni di contributi. Capita spesso alle donne che hanno una carriera discontinua perché per scelta o necessita si sono occupate per un lungo periodo della casa e della famiglia in via esclusiva. Proprio per le casalinghe (e pure per i casalinghi), l’INPS prevede l’erogazione della pensione di inabilità o vecchiaia a condizione che risultino iscritte al Fondo casalinghe.
L’iscrizione è volontaria e riguarda chi svolge attività di cura familiare senza ricevere una retribuzione. In più serve essere iscritti all’INAIL per ricevere la pensione al compimento dei 57 anni di età. Il requisito per ottenere la rendita mensile è aver effettuato versamenti contributivi per un minimo di cinque anni. Significa, dunque, che a 60 anni di età e con 12 anni di contributi ricevere mensilmente la pensione è possibile. Attenzione, questa verrà liquidata a 57 anni solo se l’importo maturato sarà pari almeno all’assegno sociale maggiorato del 20% altrimenti bisognerà attendere i 65 anni di età.
Il calcolo dell’importo è quello contributivo e la somma non potrà essere integrata al trattamento minimo. Una volta maturati i requisiti, l’interessato dovrà inviare domanda all’INPS telematicamente. Naturalmente più a lungo saranno durati i versamenti contributivi maggiore sarà l’importo della rendita. Ricordiamo che la cifra da versare è libera ma deve rispettare un limite minimo, 25,82 euro al mese.
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