I 12 mesi più redditizi per il tuo denaro iniziano qui

A sorpresa, i conti deposito vincolati a 12 mesi stanno offrendo rendimenti superiori rispetto ad altri strumenti considerati più tradizionali. Ma come si collocano, oggi, titoli come i BOT e i BTP in questa corsa alla breve durata? E il Supersmart postale è davvero così vantaggioso come sembra? Un confronto diretto tra rendimenti, flessibilità e garanzie può dare risposte interessanti.

In un momento in cui la liquidità sui mercati non è più una certezza e i tassi iniziano lentamente a flettersi, la corsa ai parcheggi temporanei dei risparmi si fa sempre più accesa. Molti hanno notato che i conti deposito a un anno stanno tornando prepotentemente sulla scena, offrendo tassi netti che battono, seppur di poco, quelli dei titoli di Stato a breve scadenza.

Grafico, prezzi e persona che scrive
I 12 mesi più redditizi per il tuo denaro iniziano qui-crypto.it

Ma prima di trarre conclusioni, è utile guardare nel dettaglio cosa offre oggi il mercato pubblico con i BOT annuali e i BTP in scadenza entro 12 mesi, senza dimenticare il nuovo protagonista: il Deposito Supersmart Premium di Poste Italiane.

Non è solo questione di numeri. L’esperienza utente, la semplicità d’uso e le condizioni di accesso fanno la differenza, soprattutto per chi non vuole complicarsi troppo la vita. Ecco perché vale la pena mettere fianco a fianco queste tre opzioni, e capire se davvero il rendimento è l’unico fattore da valutare.

BOT: una scelta sicura ma con rendimenti in calo

I BOT a 12 mesi hanno da sempre rappresentato il rifugio per eccellenza degli investitori più prudenti. Anche oggi mantengono la loro attrattiva grazie alla totale assenza di cedole e alla certezza del rendimento. L’ultima asta ha visto un rendimento lordo dell’1,959%, che al netto diventa circa 1,553%, come elaborato da Assiom Forex. Numeri che non entusiasmano, ma che offrono stabilità e tassazione agevolata.

Persna che gioisce mantenendo delle banconote
BOT: una scelta sicura ma con rendimenti in calo-crypto.it

Il vero punto forte resta la sicurezza: è uno strumento garantito dallo Stato, con scadenza fissa e semplicità operativa. Tuttavia, rispetto ad altri strumenti più flessibili, potrebbe risultare meno conveniente per chi cerca un rendimento leggermente superiore senza dover affrontare rischi aggiuntivi o vincoli complessi.

Supersmart e BTP: chi offre di più?

Il Deposito Supersmart Premium, dedicato a chi apporta “Nuova Liquidità” sul Libretto Smart, propone un tasso netto dell’1,77% su 366 giorni. Nessun costo di gestione, accessibilità a partire da 500 euro e possibilità di disattivazione anticipata, rendono questa soluzione tra le più interessanti sul panorama retail. E la semplicità d’uso – anche tramite canali digitali – è un altro punto a favore, soprattutto per chi vuole un rapporto diretto e rapido con i propri risparmi.

Sul fronte BTP, il titolo in scadenza ad aprile 2026 (Btp Tf 3,80% Ap26 Eur), ma acquistabile oggi con una duration di appena 0,86 anni, mostra un rendimento netto dell’1,56%. Un dato molto simile a quello del BOT, ma con il piccolo vantaggio di un possibile recupero sul prezzo in caso di discesa dei tassi. Anche qui la tassazione al 12,5% rappresenta un incentivo, così come la possibilità di liquidare l’investimento sul mercato secondario.

In definitiva, il deposito postale spicca per rendimento e semplicità. I titoli di Stato, invece, restano vincenti in termini di struttura e affidabilità. La differenza non è abissale, ma potrebbe bastare a far pendere l’ago della bilancia verso una scelta più pratica e immediata.

Allora viene da chiedersi: se oggi un conto deposito rende più di un BOT, ha ancora senso ignorare soluzioni ibride e più moderne come quelle proposte da Poste?

Gestione cookie