BOT al 1,5%: ma c’è un’alternativa che offre il doppio, ed è più semplice di quanto sembri

In un periodo in cui tutto sembra rallentare, c’è un investimento che si sta facendo spazio senza troppo clamore. Quando i rendimenti dei titoli di Stato si somigliano e il mercato sembra muoversi a rilento, guardare in un’altra direzione può fare davvero la differenza.

Una soluzione poco considerata sta attirando sempre più attenzione, soprattutto da chi cerca rendimento senza dover accettare oscillazioni di prezzo. Una scelta che, con discrezione, sta battendo strumenti ben più noti come BOT e BTP.

Persona che mette soldi in un vasetto di vetro
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Nessuna mossa azzardata, solo buon senso e osservazione. Antonia, come molti, ha deciso di riorganizzare la propria liquidità su un orizzonte di 12-18 mesi. La tentazione di affidarsi a strumenti classici è forte: BOT a 12 mesi e il BTP 29 settembre 2025 sono tra le soluzioni più utilizzate per investimenti brevi e sicuri. E in effetti i numeri sembrano rassicuranti: all’ultima asta, i BOT hanno offerto un rendimento lordo dell’1,553%, mentre il BTP in questione garantisce un netto dell’1,6%. Differenze minime, almeno in apparenza.

Tuttavia, qualcosa non torna. Se ci si ferma ai numeri, tutto sembra allineato. Ma chi guarda anche ai margini reali sa che esiste un’altra possibilità. Da mesi, infatti, molti istituti bancari offrono conti deposito vincolati al 2,5% o persino al 3% netto. Non si tratta di un’occasione isolata, ma di un trend ormai consolidato. E nonostante la semplicità di questi strumenti, molti continuano a considerarli marginali. Antonia, invece, ha voluto approfondire.

Conti deposito: quando la semplicità batte la tradizione

Il confronto è diretto: il BTP 29ST25, con una duration di 0,35 e un prezzo vicino alla pari (100,529), non offre grandi spazi di manovra. Il rendimento è praticamente fisso e il margine di guadagno, anche considerando i ratei, resta contenuto. I BOT, seppur affidabili, si mantengono sotto il 2% lordo. Di fronte a questo scenario, il conto deposito vincolato diventa più di una semplice alternativa: rappresenta una scelta concreta per chi vuole valorizzare la liquidità senza sorprese.

Persona che ha in mano delle monete
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Un vincolo di 12 mesi con rendimento del 2,75% netto, ad esempio, consente di ottenere molto più dei titoli di Stato di pari durata, senza rischi di mercato e con zero costi di negoziazione. In un contesto di tassi elevati, le banche si trovano a competere proprio sui rendimenti dei depositi, offrendo condizioni che difficilmente si vedono nei titoli pubblici. Antonia non ha agito d’impulso, ma ha semplicemente valutato ciò che, in questo momento, garantisce un ritorno reale più alto.

L’esperienza insegna che, in certi momenti, gli strumenti più semplici sono anche quelli più efficaci. Il conto deposito non sarà il più dinamico degli investimenti, ma nella strategia di breve periodo riesce oggi a garantire rendimenti solidi, stabili e senza complicazioni. La domanda che rimane è: quanto durerà ancora questa finestra favorevole?

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