New York punta a diventare la capitale mondiale della blockchain: il sindaco Eric Adams lancia un nuovo Consiglio per gli Asset Digitali. Un passo strategico in vista del NYC Crypto Summit, per attrarre investimenti fintech e modernizzare i servizi pubblici grazie alla tecnologia decentralizzata.
Cosa succederebbe se una metropoli come New York iniziasse a integrare criptovalute e blockchain nei servizi pubblici quotidiani? Non stiamo parlando di una visione futuristica da film di fantascienza, ma di un’iniziativa concreta lanciata dal sindaco Eric Adams. In una città in continua trasformazione, dove l’innovazione è parte del DNA urbano, il dibattito sull’adozione di tecnologie emergenti come gli asset digitali è entrato ufficialmente nel cuore dell’amministrazione. Qualcosa sta cambiando, e questa volta il cambiamento parte dai vertici.

Nel corso del primo NYC Crypto Summit, ospitato presso Gracie Mansion, il sindaco ha fatto un annuncio che potrebbe segnare una svolta epocale: la creazione del Consiglio Consultivo per gli Asset Digitali. Una struttura pensata per guidare la città nell’adozione di strumenti innovativi come la blockchain e i pagamenti in criptovalute. Le parole chiave non sono più solo tecniche, ma diventano concrete: servizi pubblici, identità digitale, finanza decentralizzata, sicurezza e inclusione economica.
Il Consiglio per gli Asset Digitali: visione o strategia?
Il Consiglio, come riportato da Coindesk e da Bloomberg, sarà composto da esperti del settore fintech, professionisti blockchain e accademici. Il suo scopo sarà quello di fornire una consulenza tecnica su come implementare gli asset digitali nelle infrastrutture cittadine. Eric Adams ha dichiarato: “Vogliamo utilizzare la tecnologia di domani per servire meglio i newyorkesi oggi.” Un’affermazione che riflette la volontà di non inseguire le mode, ma di anticipare le tendenze.
Tra le ipotesi già in discussione figura l’utilizzo della blockchain per gestire documenti ufficiali, come certificati di nascita e di morte. Un’innovazione che potrebbe migliorare accessibilità, trasparenza e sicurezza nei processi amministrativi. Inoltre, si sta valutando la possibilità di accettare pagamenti in criptovalute per alcuni servizi pubblici, come multe o imposte locali. L’obiettivo dichiarato è quello di attrarre investimenti fintech e posizionare New York tra le città più avanzate in tema di digitalizzazione.

Ma il Consiglio non si limiterà a fare proposte teoriche: la collaborazione con aziende come Figure e Traction and Scale sarà fondamentale per testare soluzioni concrete, integrabili nel tessuto urbano e sociale della città.
New York e le criptovalute: una leadership che vuole consolidarsi
La passione del sindaco Adams per le criptovalute non è una novità. Già nel 2022 aveva fatto notizia convertendo i suoi primi stipendi in Bitcoin ed Ethereum, dichiarando di voler fare di New York un hub globale per le tecnologie emergenti. Oggi, con il lancio del Consiglio per gli Asset Digitali, quella visione sembra prendere forma in maniera strutturata.
Secondo Bloomberg, il NYC Crypto Summit ha riunito leader del settore e rappresentanti del mondo accademico per esplorare le opportunità offerte dalla finanza decentralizzata e dall’intelligenza artificiale. La creazione del consiglio rientra in una strategia più ampia per preparare l’amministrazione cittadina ad affrontare il futuro con strumenti nuovi e dinamici.
L’obiettivo non è solo tecnologico, ma anche sociale: garantire che l’adozione delle nuove tecnologie non lasci indietro nessuno. Per questo motivo, Adams insiste sulla necessità di “responsabilità, inclusione e trasparenza” in ogni fase del processo. In questo quadro, l’iniziativa assume un significato più profondo: non solo attrarre capitali, ma modernizzare i servizi pubblici per migliorare la vita quotidiana dei cittadini.