Un rendimento da dividendo del 6,89%, un potenziale di apprezzamento del 54% e due giudizi positivi degli analisti: Sicily by Car si candida come una delle sorprese dell’AIM. Eppure, tra segnali tecnici ribassisti e scambi sottili, resta un titolo da maneggiare con cautela.
Non capita spesso che un titolo quotato su un mercato secondario come l’Euronext Growth Milan susciti l’interesse di più osservatori contemporaneamente. Ma quando ciò accade, come nel caso di Sicily by Car, vale la pena approfondire. L’azienda, specializzata nel noleggio auto a breve termine, si trova in una fase di transizione delicata, con fondamentali solidi, valutazioni interessanti e dividendi generosi, ma allo stesso tempo con una liquidità molto ridotta, come dimostrano i dati recenti: il controvalore giornaliero scambiato si aggira attorno ai 15.000 €, rendendo il titolo vulnerabile a movimenti improvvisi.

A ciò si aggiunge una volatilità implicita elevata, che può amplificare sia i rialzi sia le correzioni tecniche. Inoltre, la scarsa copertura da parte degli analisti contribuisce a mantenere il titolo fuori dai radar del grande pubblico, creando uno scenario interessante per chi cerca opportunità non ancora prezzate dal mercato. Ecco perché le sue dinamiche attirano sia investitori in cerca di rendimento, sia operatori più speculativi in cerca di titoli ad alto beta. Ma è davvero il momento giusto per posizionarsi?
Numeri solidi e valutazioni attraenti, ma attenzione ai volumi
Sotto il profilo fondamentale, Sicily by Car presenta multipli contenuti. Il titolo scambia a un prezzo/utili di 11,38, con un rapporto prezzo/fatturato di 0,63 e un prezzo/valore contabile pari a 1,43. Più interessante ancora è il prezzo/flusso di cassa, pari a 5,20, che suggerisce una buona capacità di generare cassa rispetto alla valutazione. Dal lato della redditività, il margine lordo è al 70,22%, mentre il margine operativo si attesta al 19,13%, entrambi su livelli superiori alla media del comparto. Il ROE (15,51%) e il ROA (7,78%) confermano una gestione efficiente, anche se in flessione rispetto al passato.

Sul fronte dividendi, il rendimento attuale è pari al 6,89%, secondo quanto riportato da TradingView. Un dato elevato, ma che deve essere valutato alla luce di una distribuzione recente (0,10 € per azione) e di uno storico limitato: solo nel 2023 l’azienda ha iniziato a premiare gli azionisti, con assenza di cedole nei due anni precedenti.
Analisi tecnica debole, ma potenziale di rimbalzo elevato
Guardando l’analisi tecnica settimanale, la situazione appare meno entusiasmante. I principali oscillatori come MACD, RSI e CCI risultano neutri o in territorio negativo, mentre 10 medie mobili su 11 segnalano “vendi”, indicando una tendenza ribassista nel breve. Il giudizio complessivo degli indicatori di TradingView è “Vendi”, confermando il sentiment di debolezza del momento.
Eppure, sul fronte delle valutazioni prospettiche, emergono segnali opposti: due analisti su due contattati da Marketscreener e TradingView hanno emesso un rating “Compra adesso”, con un prezzo obiettivo medio di 5,56 €rispetto ai 3,59 € attuali, pari a un potenziale +54%. Il target massimo è a 6,10 € e il minimo a 5,00 €, suggerendo una forchetta comunque ottimista. In questo contesto, chi investe deve fare i conti con un trade-off chiaro: alto rendimento e sottovalutazione, ma a fronte di liquidità molto bassa e tendenza tecnica negativa. Una combinazione che richiede attenzione, sangue freddo e orizzonti temporali più lunghi del solito.