Scopriamo il motivo per cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe non aver tenuto conto di spese inserite nel 730.
La precompilata dell’AdE contiene numerosi dati inseriti dall’ente stesso. Per quale motivo nel calcolo non dovrebbe considerare alcune delle spese presenti?

Dal 15 maggio è possibile modificare e inviare la dichiarazione precompilata che si trova sul portale dell’Agenzia delle Entrate. In modo autonomo i contribuenti possono accedere al modello 730 tramite credenziali digitali, controllare le informazioni presenti e se necessario correggerle oppure aggiungerle. L’attenzione deve essere massima nei confronti delle spese da detrarre o dedurre. Si potrebbe dover inserire alcune spese non rilevate in automatico dall’AdE.
Ricordiamo che il quadro di riferimento è il quadro E. La corretta compilazione è fondamentale per poter ottenere l’importo realmente spettante sotto forma di rimborso erogato in busta paga, sul cedolino della pensione oppure direttamente sul conto corrente. Ecco perché notando che alcune spese non sono state conteggiate il contribuente potrebbe rimanere deluso. Il rimborso sarà inferiore rispetto a quello atteso. Resta da capire, dunque, come mai l’Agenzia delle Entrate non ne ha tenuto conto.
Spese indicate e non conteggiate, qual è il motivo
L’Agenzia delle Entrate inserisce nella precompilata le spese agevolabili e le calcola ai fini del rimborso solo se non richiedono un riscontro su altri requisiti per la fruizione della detrazione. Se la spesa detraibile risulta effettuata nel modo corretto ma serve la conferma del contribuente per far scattare il diritto alla detrazione, allora il Fisco inserirà la spesa nel prospetto riepilogativo ma non la conteggerà. Capita, ad esempio, con il Bonus casa.

Considerando le detrazioni edilizie pluriennali, nello specifico, succede per la prima quota annuale. Il contribuente dovrà inserire manualmente la spesa effettuata confermando le informazioni già inserite nel modello 730 precompilato oppure scrivendole di proprio pugno compilando la dichiarazione cartacea. Vale solo per il primo anno, dal secondo in poi la verifica sarà già stata effettuata e dunque non ci sarà bisogno di inserire la quota personalmente.
Il sistema è stato creato per permettere al contribuente di verificare di aver diritto alla detrazione in modo tale da evitare che in caso di errori riceva somme non dovute che poi dovrà restituire. Attenzione soprattutto alle spese di ristrutturazione e al canone di locazione perché potrebbero capitare delle difformità tra dati dei bonifici e le comunicazioni dell’amministratore di condominio così come potrebbero esserci indicazioni insufficienti riguardanti i dati catastali o verifiche necessarie delle soglie massime di spesa. Basta una piccola omissione o dato non confermato per determinare un rimborso inferiore.