Il titolo ha superato livelli record attirando l’attenzione degli investitori. I fondamentali sono solidi, ma il vero interrogativo è: c’è ancora spazio per salire?
Quando osserviamo l’andamento dei mercati finanziari, ci accorgiamo di quanto sia facile lasciarsi trascinare dal rumore di fondo. Un giorno le notizie sembrano incoraggianti, il giorno dopo tutto viene messo in discussione. Eppure, ci sono casi in cui alcuni titoli azionari riescono a emergere nonostante la volatilità generale, sorprendendo per resilienza e coerenza strategica.
In un contesto economico caratterizzato da tassi d’interesse elevati, inflazione incerta e rotazione settoriale, il comportamento degli investitori cambia. Si cerca stabilità, si guarda ai numeri concreti, ai dividendi, alle prospettive chiare. E nel farlo, ci si imbatte spesso in storie che vale la pena seguire con più attenzione. Titoli difensivi che, apparentemente sottotraccia, continuano a performare senza clamore.

Alcuni si concentrano sui nomi tecnologici, altri sulle banche. Eppure, esistono anche realtà più “tranquille”, legate a settori infrastrutturali, che offrono un mix affascinante tra solidità, visibilità e ritorni stabili. Sono le cosiddette utility: aziende che non fanno notizia ogni giorno, ma che costruiscono valore nel tempo. Ed è proprio tra queste che si colloca Terna, oggi al centro di valutazioni interessanti.
Le valutazioni attuali e il ruolo dei fondamentali
Il titolo Terna ha recentemente toccato un nuovo massimo storico a 8,82 €, superando le aspettative di inizio anno. Secondo le stime di Marketscreener, il prezzo obiettivo medio è di 8,74 €, con un massimo previsto di 10 € e un minimo a 7,85 €, suggerendo un possibile upside potenziale del 13% rispetto alle attuali quotazioni.
Dal punto di vista dei multipli di mercato, Terna presenta un P/E di 17,11, in linea con i principali competitor europei, e un Price/Book di 3,22. Particolarmente interessante il Price to Cash Flow, in netta crescita da 5,96 € a 13,97 €, sintomo di una generazione di cassa più robusta e sostenibile. Questo trend si accompagna a un’ottima redditività operativa: EBITDA margin al 67,74% e utile netto al 25,87%, confermando un modello di business resiliente e ben strutturato.

Il dividendo resta uno dei principali punti di forza: con un importo per azione di 0,277 €, il rendimento attuale è del 3,95%, in linea con la media storica di oltre il 4% registrata negli ultimi cinque anni. Anche il payout ratio, pari al 75%, risulta equilibrato. A dimostrazione che Terna continua a premiare gli azionisti senza compromettere la capacità di investimento.
Analisi tecnica e posizionamento di mercato
Dal punto di vista tecnico, il quadro appare coerente con una fase di forza relativa. Sul time frame settimanale, 14 delle 15 principali medie mobili analizzate su TradingView indicano “Compra adesso”, suggerendo un momentum positivo. Anche se gli oscillatori sono più cauti (8 neutri, 1 vendi, 2 compra), la tendenza complessiva appare impostata al rialzo. L’accumulazione è graduale ma costante, senza segni evidenti di euforia.
Sul fronte delle raccomandazioni, i dati raccolti da soldionline.it indicano che su 17 analisti, 12 suggeriscono di mantenere, 2 consigliano “Compra adesso”, mentre solo 2 si posizionano sul “Vendi adesso”. Si delinea quindi un sentiment neutrale con bias positivo, supportato anche dalla stabilità del settore elettrico in Italia. Terna viene spesso considerata tra le scelte difensive migliori, per la sua capacità di offrire ritorni stabili anche in condizioni macroeconomiche incerte.