Con un crollo del 52,9%, Estée Lauder potrebbe nascondere una delle opportunità più sottovalutate del 2025

Estée Lauder continua a perdere terreno a Wall Street, ma c’è chi, come Michael Burry, crede ancora nel suo potenziale. Dopo un crollo superiore al 50% in un anno, il colosso della cosmetica appare in difficoltà. Tuttavia, tra dividendi stabili, fondamentali in evoluzione e nuove strategie digitali, alcuni segnali suggeriscono che il titolo potrebbe essere stato punito troppo duramente. Una valutazione tutta da riconsiderare.

Certe aziende sembrano intoccabili. Grandi nomi, marchi globali, prodotti ovunque. Poi arriva un anno difficile e tutto cambia: il mercato si fa spietato, le quotazioni crollano, e le certezze vacillano. È il caso di Estée Lauder, storico gruppo della cosmetica, travolto da una serie di trimestri deludenti, problemi nei mercati chiave e margini sotto pressione. Il titolo è stato abbandonato da molti, mentre altri lo osservano in silenzio, cercando di capire se sia arrivato il momento di rientrare.

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Con un crollo del 52,9%, Estée Lauder potrebbe nascondere una delle opportunità più sottovalutate del 2025 – crypto.it

Tra questi, spicca una voce fuori dal coro: Michael Burry, l’investitore reso celebre dal film The Big Short. Quando tutti inseguono l’intelligenza artificiale e le big tech, lui sceglie la prudenza e si rifugia nei profumi e nelle creme. Un’idea folle? O solo controcorrente?

Numeri deboli, ma segnali da non ignorare

I risultati del terzo trimestre fiscale 2025 di Estée Lauder non sono stati incoraggianti: ricavi in calo del 10% a 3,55 miliardi $, utile operativo a 306 milioni $ (-42%) e utili per azione a 0,65 $, in netto calo rispetto ai 0,97 $ dell’anno precedente. Il gruppo ha sofferto il rallentamento in Cina e negli Stati Uniti, due mercati fondamentali. Eppure, il margine lordo è migliorato al 75% e le vendite online crescono, a testimonianza di un brand che si sta riposizionando.

Secondo Investing.com, il rapporto prezzo/utili (P/E) attuale è 98,44, livello che può sembrare elevato, ma che riflette utili depressi da una fase transitoria. Il price/book è pari a 1,57 e il price/FCF a 14,85: valori che suggeriscono una potenziale sottovalutazione rispetto alla qualità del marchio e alle prospettive di ripresa.

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Numeri deboli, ma segnali da non ignorare – crypto.it

Anche l’indebitamento resta un punto critico: il Debt/Equity è al 184,9%, un valore significativo. Tuttavia, l’azienda ha mantenuto inalterata la sua politica di dividendi, con una cedola di 0,35 $ per azione in pagamento il 16 giugno 2025. Il dividend yield TTM è del 3,17%, mentre la media degli ultimi cinque anni è intorno al 2,1%, segno di una tenuta importante anche nei momenti difficili.

Tecnici contrastati e analisti divisi

L’analisi tecnica settimanale, basata sui dati TradingView, mostra un quadro incerto: il RSI (14) è a 43,89, vicino alla soglia di ipervenduto, mentre il MACD è negativo ma in miglioramento. Le principali medie mobili (50, 100, 200 giorni) indicano una tendenza ribassista, con segnali di “vendi” predominanti. Tuttavia, le medie mobili più brevi (10 e 20 giorni) iniziano a suggerire un possibile cambio di direzione.

Sul fronte fondamentale, secondo Marketscreener, il prezzo obiettivo medio stimato da 29 analisti è di 67,55 $, con un massimo previsto a 90 $ e un minimo a 58 $. Considerando il prezzo attuale di circa 60,99 $, il titolo sarebbe leggermente sottovalutato rispetto al target medio, ma ancora molto distante dal massimo.

Le valutazioni degli ultimi 30 giorni su Soldionline.it confermano un clima di cautela: Daiwa ha tagliato il target a 58 $ mantenendo il rating “neutrale”, mentre Morgan Stanley e Citigroup hanno alzato leggermente le stime, rispettivamente a 66 $ e 60 $. RBC resta positiva, con un target di 90 $ e rating “outperform”.

Per chi cerca dividendi solidi, brand globali e una possibile inversione, Estée Lauder potrebbe tornare interessante. Ma è un investimento da valutare con attenzione, perché in un settore dominato dall’euforia tech, puntare sulla bellezza richiede davvero un altro sguardo.

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