Ulteriori tagli dei tassi in arrivo: conviene bloccare ora un rendimento sicuro con i BTP?

Gli analisti di Barclays prevedono che, entro fine 2025, la BCE possa attuare fino a quattro tagli dei tassi da 25 punti base ciascuno, portando il tasso sui depositi all’1,5%. Amundi stima un livello dell’1,75%, mentre BNP Paribas prevede un 2% con possibili rialzi nel 2026.

Anche l’Euribor a 3 mesi è visto in calo: intorno al 2,05% già a giugno, con possibilità di scendere sotto l’1,8% entro dicembre. Lo scenario riflette un orientamento accomodante della politica monetaria, volto a sostenere la crescita e riportare l’inflazione su livelli più stabili.

Monte, grafico e dito che tocca il grafico

Ulteriori tagli dei tassi in arrivo: conviene bloccare ora un rendimento sicuro con i BTP?-crypto.itCosa farebbe chi ha 46 anni, qualche risparmio da parte e un forte desiderio di evitare sorprese? Una domanda semplice, ma tutt’altro che banale. In un mondo dove i tassi di interesse vanno su e giù come in una corsa sulle montagne russe, c’è chi cerca stabilità.

Antonio è uno di loro. E come lui, tanti altri cercano soluzioni sicure, rendimenti certi, zero incognite. Ma esistono ancora strumenti davvero affidabili per proteggere e far crescere il capitale senza rischi inutili? E soprattutto, quanto conta il tempismo nelle scelte d’investimento?

Antonio ha 46 anni, un lavoro stabile e qualche risparmio da parte. Non è un esperto di finanza, ma sa bene cosa vuole: evitare il rischio e avere una certezza del rendimento. Negli ultimi tempi, con le offerte di conti deposito in crescita e le mosse della BCE che agitano i mercati, ha iniziato a guardarsi intorno. L’idea di far fruttare il capitale senza affidarsi alla volatilità delle borse lo spinge a valutare soluzioni più tradizionali, più rassicuranti.

Nel breve periodo, le proposte non mancano. Ma ciò che sembra vantaggioso oggi, potrebbe non esserlo domani. Antonio si rende conto che, prima di decidere, serve un ragionamento più profondo. Non è il momento di scommettere. Serve concretezza.

Breve durata, interessi alti: il fascino dei conti deposito, e i BTP?

Il conto deposito Supermart di Poste Italiane offre il 2% lordo su un anno. Tolte tasse e imposta di bollo, il guadagno reale si riduce. Altre banche spingono ancora di più, arrivando fino al 3,5% lordo. Ma anche qui, l’effetto delle imposte (26% sulla rendita e 0,20% sul capitale) pesa parecchio. E il tempo è tiranno: dopo 12 mesi, bisogna trovare un altro investimento.

Calcolatrice, penna emonete
Breve durata, interessi alti: il fascino dei conti deposito, e i BTP?-crypto.it

Il vero limite di queste soluzioni non è tanto il rendimento attuale, quanto l’incertezza del domani. La BCE sta abbassando i tassi e gli analisti danno poche probabilità a un’inversione di rotta. Tradotto: le offerte più generose potrebbero sparire presto. Per chi cerca stabilità del rendimento, rincorrere promozioni ogni anno può diventare stressante.

Antonio riflette: il guadagno oggi è interessante, ma non si può sapere se sarà replicabile in futuro. E a lui, l’idea di restare col capitale fermo in attesa di nuove offerte, non piace affatto.

La tranquillità di sapere quanto si incassa: il caso del BTP

Antonio scopre poi il BTP 3% con scadenza 01/10/2029. Il rendimento netto a scadenza è del 2,06%. Non cambia. È scritto nero su bianco. Ogni anno riceve la cedola, senza sorprese. Lo acquista leggermente sopra la pari, ma questo non lo spaventa. Con una duration di 3,86 anni, si adatta bene a un orizzonte medio.

In un contesto dove le banche centrali tagliano i tassi e i rendimenti tendono a calare, questo BTP rappresenta per Antonio una scelta sensata. Certo, non ci sono fuochi d’artificio. Ma c’è certezza del rendimento, e questo, per lui, vale molto più di uno 0,5% in più, magari incerto e da rincorrere anno dopo anno.

La sua decisione matura in fretta. Non servono previsioni o grafici complicati. Questo titolo di Stato offre ciò che cerca: stabilità. E mentre intorno a lui molti inseguono rendimenti sempre più volatili, Antonio sceglie la semplicità. Forse, in fin dei conti, è proprio questa la vera forma di intelligenza finanziaria.

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