Per non aumentare il valore ISEE bisogna conoscere il corretto calcolo da effettuare con una casa di proprietà al 50%.
L’ISEE tiene conto della situazione economica e patrimoniale dell’intero nucleo familiare. Si andranno a sommare, dunque, reddito e patrimonio di ogni componente. Va conteggiato anche il valore della casa di proprietà ma come inserire questo dato se l’immobile è al 50%?

Avete atteso per calcolare l’ISEE ma ora è il momento di agire. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è fondamentale per ottenere Bonus e agevolazioni ed è bene che tutte le famiglie compilino la Dichiarazione Sostitutiva Unica per non perdere soldi. Per procedere – in autonomia tramite portale dell’INPS oppure avvalendosi dell’aiuto di CAF e patronati – bisognerà raccogliere una documentazione completa per inserire correttamente tutti i dati nella DSU.
Dal codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare alle targhe dei veicoli di proprietà, dal contratto di affitto registrato al modello 730 o modello redditi. Ricordiamo che da aprile non vanno più inseriti Titoli di Stato né Buoni Fruttiferi Postali, un’opportunità importantissima per abbassare il valore dell’Indicatore. Bisogna indicare, invece, la quota capitale residua del mutuo, l’atto notarile di donazione degli immobili nonché il valore dell’immobile di proprietà.
Come inserire il valore dell’immobile nell’ISEE
Per fornire le corrette informazioni circa il patrimonio immobiliare del nucleo familiare occorre inserire nella DSU il valore dell’immobile relativamente alla propria quota di proprietà. Il valore di riferimento è quello ai fini IMU. Nello specifico il patrimonio immobiliare si inserisce nel Quadro FC3. Nella terza colonna è previsto che si riporti la quota di immobile posseduta – ad esempio 50% – e nella quarta colonna il valore dell’immobile ai fini IMU.

Qui in tanti commettono un errore. Il dato da inserire non è la rendita catastale della casa di proprietà bensì proprio il valore dell’immobile ai fini IMU. Questo si determina rivalutando del 5% la rendita catastale e moltiplicando il risultato per il coefficiente associato alla categoria dell’immobile (160 per i fabbricati ad uno abitativo. Se si dovessero avere più immobili e, dunque, più valori catastali allora bisognerebbe sommarli per conoscere il valore totale del patrimonio immobiliare.
Bisogna fare una precisazione con riferimento al patrimonio immobiliare. Il valore della casa di abitazione al netto del mutuo residuo non rilava ai fini del calcolo del patrimonio immobiliare se inferiore alla soglia di 52 mila euro incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. Nel patrimonio sono compresi i diritti reali di godimento posseduti su beni immobili mentre si esclude la nuda proprietà.