Esprinet e Alerion, due storie diverse in Borsa unite da un crollo comune: quale dei due titoli merita davvero attenzione?
Una perdita superiore al 10% in una singola seduta è sufficiente a far suonare un campanello d’allarme, ma non sempre equivale a un’opportunità persa. Quando il mercato penalizza duramente un’azienda, la reazione più razionale non è il panico, ma l’analisi. È il caso di Esprinet e Alerion Clean Power, due titoli italiani che di recente hanno vissuto sedute pesanti, ma le cui prospettive a medio termine potrebbero raccontare due storie molto diverse.

Il contesto generale spinge sempre più investitori a cercare valore tra le azioni sottovalutate, ma tra fondamentali, segnali tecnici e giudizi degli analisti, la differenza tra un rimbalzo e un’inversione strutturale è tutt’altro che banale. In queste settimane si moltiplicano i report e le raccomandazioni su entrambe le società, alimentando un confronto che, dati alla mano, riserva più di una sorpresa.
Esprinet: fondamentali solidi, segnali tecnici da monitorare
Esprinet ha chiuso il 2024 con un rapporto P/E pari a 12,54, un valore che suggerisce una valutazione interessanterispetto alla media di settore. Anche il rapporto EV/EBITDA a 4,48 indica una possibile sottovalutazione, supportata da un margine lordo al 9,64% e un margine EBITDA al 2,41%. Inoltre, il dividend yield superiore al 7% attrae chi è in cerca di rendimenti costanti. Il prezzo per azione si aggira intorno a 4,71 €, mentre il target medio degli analisti è 6,53 €, con un massimo di 6,80 € e un minimo di 6,20 €, per un potenziale di rivalutazione del +38,71%.

Tuttavia, sul piano tecnico il quadro non è incoraggiante. Le medie mobili settimanali sono tutte orientate al ribasso, e il sommario tecnico complessivo segnala un chiaro “Vendi adesso”. Gli oscillatori sono neutrali, ma anche qui non emergono segnali di forza.
Secondo dati aggiornati da Soldionline.it, gli ultimi 30 giorni hanno visto tre analisti su tre consigliare “Compra adesso”, confermando un certo ottimismo nonostante le turbolenze recenti.
Alerion: numeri forti, ma il mercato resta diffidente
Se si guarda ai fondamentali, Alerion Clean Power appare ancora più solida. Il margine EBITDA supera l’89%, con un margine netto del 55,06% e un ROE al 27,86%, cifre impressionanti nel panorama italiano. Tuttavia, i multipli di valutazione raccontano un’altra storia: il prezzo/flusso di cassa è 18,89, e il prezzo/valore contabile a 2,91suggerisce una sopravvalutazione rispetto a Esprinet.
Sul fronte tecnico, Alerion presenta un quadro simile a quello di Esprinet: il sommario settimanale segnala “Vendi”, con 13 medie mobili su 15 in posizione ribassista. Gli oscillatori si mantengono su “Neutro”, mentre l’indicatore Momentum è negativo.
Secondo Marketscreener, il prezzo obiettivo medio stimato è di 16,80 €, con un massimo di 18 € e un minimo di 14,50 €, rispetto a un prezzo attuale di circa 14,70 €. Questo implica un potenziale di rialzo del +14,3%, decisamente più contenuto rispetto a quello di Esprinet.
Negli ultimi 30 giorni, riferisce Soldionline.it, il sentiment degli analisti su Alerion è misto: 2 raccomandazioni “Buy”, 2 “Hold” e 1 “Underperform”. Un equilibrio che riflette una certa prudenza sul titolo nonostante i buoni fondamentali.