Sembravano spariti, relegati al ruolo di curiosità speculativa. E invece i meme coin stanno tornando al centro dell’attenzione. Dogecoin, Shiba Inu e Pepe, dopo un periodo di debolezza, mostrano segnali di recupero e attraggono di nuovo volumi significativi. Ma è davvero l’inizio di una nuova fase rialzista o solo un rimbalzo tecnico destinato a esaurirsi? I numeri e le analisi recenti offrono spunti interessanti.
Negli ultimi anni, i meme coin hanno rappresentato un fenomeno finanziario tanto discusso quanto imprevedibile. Amati da community agguerrite e spinti da dinamiche virali, Dogecoin, Shiba Inu e più di recente Pepe hanno vissuto picchi di popolarità che sfidano ogni logica fondamentale. Ma dopo l’euforia, è arrivata la correzione.

E ora, mentre Bitcoin oscilla sopra i 100.000 $, si torna a parlare di questi asset digitali iper-speculativi. La domanda che molti si pongono è se possano davvero tornare protagonisti nel prossimo ciclo crypto o se si tratti solo di un effimero rally alimentato dal sentiment. Alcuni analisti, però, iniziano a rivedere le loro previsioni. Vediamo perché.
Pepe sorprende, Dogecoin e Shiba Inu si rafforzano
Il protagonista più eclatante degli ultimi giorni è Pepe (PEPE), che ha registrato un’impennata del 30% in pochi giorni, superando in volume di scambi sia Dogecoin che Shiba Inu. Secondo dati pubblicati da Crypto.News, l’open interest nei futures su Pepe ha raggiunto i 531 milioni di $, il livello più alto dal gennaio scorso. Anche Benzingaconferma il forte aumento della pressione d’acquisto, evidenziando come il token stia attirando l’interesse anche di investitori istituzionali.
Dogecoin non è rimasta a guardare: l’RSI è salito a 63, con MACD positivo, e alcuni segnali tecnici indicano una potenziale estensione verso 0,21465 $. Anche Shiba Inu mostra una configurazione interessante, con target a 0,00001532 $ e 0,00001688 $, che secondo The Crypto Basic potrebbe rappresentare un rialzo fino al 10%.

Nel complesso, il ritorno d’interesse su questi asset sembra coincidere con un rialzo generalizzato del comparto crypto, innescato dal superamento delle resistenze chiave di Bitcoin e da un ritrovato ottimismo sulle prospettive di mercato nel secondo semestre del 2025.
Analisi tecnica e fattori macro spingono l’entusiasmo, ma la volatilità resta altissima
Dal punto di vista tecnico, Pepe è quello che presenta la struttura più esplosiva: RSI a 72 e MACD ampiamente positivo, due segnali che indicano una spinta rialzista ancora attiva. Il breakout recente potrebbe portare il prezzo verso 0,00001206 $ e, in estensione, a 0,00001336 $, come indicano diversi analisti tecnici citati da Benzinga.
Il contesto macroeconomico sta favorendo un ritorno al rischio: tassi d’interesse più stabili, inflazione sotto controllo e l’aspettativa che la Fed mantenga un atteggiamento accomodante stanno spingendo nuovamente i capitali verso asset digitali più speculativi. In questo scenario, i meme coin tornano ad avere appeal tra i trader.
Detto questo, è essenziale ricordare che si tratta di strumenti altamente volatili e legati a dinamiche di mercato imprevedibili. Il rally in corso, seppur supportato da dati reali, potrebbe facilmente invertirsi alla prima ondata di realizzi. Ma intanto, chi sa leggere i segnali si chiede se i meme coin potrebbero davvero tornare a sorprendere.