5 motivi per cui De’ Longhi potrebbe diventare una delle scelte migliori in Borsa nel 2025

Tra analisi contrastanti e segnali tecnici interessanti, un titolo italiano potrebbe sorprendere nei prossimi mesi. Le sue valutazioni appaiono contenute, i margini solidi e la politica di distribuzione stabile, ma non tutto è così scontato come sembra. Alcuni dati indicano un possibile recupero, mentre altri lasciano spazio a interpretazioni diverse. Scoprire se conviene davvero puntare su De’ Longhi oggi potrebbe rivelarsi una delle mosse più interessanti nel panorama azionario italiano.

In un mercato dominato da hype tecnologico e titoli ad alta volatilità, c’è chi cerca solidità, crescita costante e ritorni regolari. È in questa nicchia che si colloca De’ Longhi, marchio storico nel settore degli elettrodomestici, conosciuto in tutto il mondo per caffettiere e climatizzatori. Eppure, nonostante la notorietà del brand, il titolo viene spesso trascurato dai piccoli investitori, forse perché non fa rumore. Ma proprio questa “tranquillità” potrebbe nascondere un potenziale inespresso.

motivi
5 motivi per cui De’ Longhi potrebbe diventare una delle scelte migliori in Borsa nel 2025 – crypto.it

Nelle ultime due settimane, il titolo non è stato oggetto di notizie rilevanti. Tuttavia, le previsioni degli analisti, le metriche fondamentali e l’analisi tecnica mostrano un quadro sorprendentemente favorevole. Secondo Marketscreener, il prezzo attuale è di 30,88 €, ma il target medio a 12 mesi si attesta a 35,04 €, con una stima massima ambiziosa di 46,60 €. Gli analisti di Soldionline.it confermano una prevalenza di giudizi positivi: 5 consigliano “Compra adesso”, e solo 2 suggeriscono “Vendi adesso”.

I fondamentali raccontano una storia diversa

Quando si osservano le metriche fondamentali, De’ Longhi appare sottovalutata rispetto ai principali competitor. Il P/E (Prezzo/Utili) è pari a 18,48, mentre l’EV/EBITDA è a 9,68, segno di un titolo che non sconta eccessive aspettative. L’ROE al 14,43% e l’ROA al 6,80% indicano una buona redditività e un uso efficiente del capitale.

analisi fondamentale
I fondamentali raccontano una storia diversa – crypto.it

I margini operativi e netti (rispettivamente 10,74% e 8,14%) sono solidi, soprattutto per un’azienda manifatturiera. Il rapporto prezzo/flusso di cassa (8,23) suggerisce spazio per una rivalutazione. Il giudizio complessivo che emerge da questi dati è quello di un titolo sano, con fondamenta robuste, ma non ancora pienamente valorizzato dal mercato.

Il supporto della tecnica e un dividendo affidabile

Anche l’analisi tecnica conferma il momento favorevole. Su TradingView, 14 medie mobili su 15 indicano “Compra adesso” sul time frame settimanale. Gli oscillatori principali, invece, sono neutri: il Relative Strength Index è a 54,55, lo stocastico a 47,83, valori che non suggeriscono ipercomprato né ipervenduto. Questo quadro tecnico evidenzia una fase di consolidamento sopra i 30 €, che potrebbe preludere a nuovi movimenti rialzisti.

Dal punto di vista della remunerazione azionaria, De’ Longhi ha confermato per il 2025 un dividendo di 0,83 € per azione, con pagamento previsto il 21 maggio. Il rendimento TTM attuale è del 2,32%, in linea con la media degli ultimi 5 anni (2,41%). Non ci sono stati anni senza distribuzione, neanche durante la pandemia, a conferma dell’approccio prudente e coerente della società verso i propri azionisti.

Il titolo potrebbe quindi rappresentare una delle occasioni più sottovalutate del listino italiano, capace di coniugare ritorno, solidità e potenziale di crescita.

Gestione cookie