4 numeri che farebbero di Iveco una delle scelte più sottovalutate e interessanti in Borsa

Con un potenziale di rivalutazione stimato fino al +16% e una base industriale solida, Iveco Group potrebbe rappresentare una delle scelte più interessanti del mercato italiano. Tra dividendi in crescita, rating positivi e segnali tecnici favorevoli, il titolo si prepara a catturare l’attenzione degli investitori nel 2025. Ma è davvero il momento giusto per salire a bordo?

Ci sono titoli che restano ai margini delle discussioni finanziarie più accese, pur costruendo valore con costanza. Iveco Group, attivo nel settore dei veicoli industriali e della difesa, è uno di questi. A cavallo tra innovazione e solidità, la società sta attirando sempre più attenzione grazie a un mix di notizie operative positive e fondamentali convincenti. Nelle ultime due settimane, due eventi hanno acceso i riflettori sul gruppo: la firma di una joint venture con DLL per facilitare l’accesso a soluzioni di trasporto a basse emissioni, e l’aggiudicazione da parte della divisione Iveco Defence Vehicles di un contratto con il Ministero della Difesa olandese per la fornitura di 785 veicoli militari. Queste mosse rafforzano la posizione strategica del gruppo in due settori ad alto potenziale: la mobilità sostenibile e la difesa.

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4 numeri che farebbero di Iveco una delle scelte più sottovalutate e interessanti in Borsa – crypto.it

Parallelamente, il mercato inizia a riconoscerne il valore. Secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio fissato dagli analisti è di 16,24 €, contro un valore attuale di 16,205 €, con una stima massima a 18,80 € e una minima a 13,00 €, per un potenziale di rivalutazione massimo del +16,01%.

Fondamentali solidi e dividendi in costante crescita

Le metriche fondamentali di Iveco Group indicano una situazione di sottovalutazione moderata, con dati competitivi rispetto al settore industriale europeo. Il P/E (rapporto prezzo/utili) è pari a 12,13, il P/B (prezzo/valore contabile) è a 1,53, e l’EV/EBITDA si attesta su 4,74, tutti segnali che lasciano intendere margini di apprezzamento del titolo nel medio termine. Anche il P/FCF (prezzo su flusso di cassa), pari a 3,48, mostra una buona capacità di generare cassa rispetto alla valutazione di mercato.

Dal punto di vista della redditività, i numeri sono più che incoraggianti: il ROE è al 15,48%, il ROA al 2,07% e il ROI raggiunge il 9,25%. Il margine lordo del 13,51% e quello EBITDA del 10,03% indicano una buona efficienza operativa, coerente con il profilo di un gruppo industriale consolidato.

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Fondamentali solidi e dividendi in costante crescita – crypto.it

Chi guarda ai dividendi troverà un elemento in più di interesse: il rendimento da dividendo attuale è del 2,11%, con una cedola di 0,33 € per azione pagata il 22 aprile 2025. La crescita è evidente: si passa da 0,22 € nel 2023 a 0,33 € nel 2024, con un payout ratio che resta prudente (25,25%), lasciando spazio a ulteriori aumenti futuri. Negli ultimi tre anni, il dividendo è stato introdotto e poi potenziato, a conferma della volontà dell’azienda di premiare i propri azionisti in modo progressivo.

Tendenza tecnica favorevole e giudizi unanimi

L’analisi tecnica settimanale fornisce ulteriori segnali di fiducia. Le medie mobili, sia semplici che esponenziali (10, 20, 50, 100), sono tutte orientate su “Compra adesso”, mentre gli oscillatori (come RSI e MACD) mostrano una posizione neutra, con il Momentum in territorio positivo. Il prezzo si muove in zona di consolidamento, sopra i livelli tecnici chiave, suggerendo una possibile nuova fase rialzista.

Secondo TradingView, 12 medie mobili su 13 indicano “Compra”, mentre il giudizio complessivo degli analisti negli ultimi 30 giorni è chiaramente favorevole: 5 su 10 consigliano “Compra adesso”, mentre gli altri mantengono una posizione neutrale. Nessuna valutazione di vendita è stata registrata.

In un mercato dove spesso l’attenzione è rivolta ad altri settori, Iveco Group si presenta con fondamentali robusti, una visione strategica solida e un potenziale di rivalutazione concreto che potrebbe sorprenderci nei prossimi mesi.

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