MicroStrategy non si ferma: superati i 555.000 BTC in portafoglio con un nuovo acquisto da 180 milioni $. La mossa riaccende l’interesse degli investitori istituzionali sul Bitcoin, mentre gli analisti aggiornano le loro stime puntando su un 2025 sorprendente. Ecco cosa sta accadendo davvero nel mercato crypto secondo le fonti più autorevoli.
Il mercato delle criptovalute torna sotto i riflettori, e il protagonista non è solo Bitcoin, ma anche chi continua ad accumularlo con una strategia di lungo termine. Parliamo di MicroStrategy, che ha ufficializzato un nuovo acquisto di 1.895 BTC per un controvalore di 180,3 milioni $, portando le riserve complessive a 555.455 Bitcoin. Un segnale forte, che conferma l’impegno dell’azienda nel trasformarsi in una sorta di “holding digitale”, pronta a cavalcare i cicli rialzisti dell’asset. Il prezzo medio pagato per l’ultima tranche si attesta a 95.167 $, mentre il prezzo di carico complessivo del portafoglio resta intorno a 68.500 $. Ciò significa che, ai valori attuali, la plusvalenza latente supera i 14 miliardi $. Una scommessa notevole, ma coerente con la visione di Michael Saylor, che continua a definire Bitcoin “oro digitale” e principale strumento di protezione dall’inflazione.

Nonostante nel primo trimestre del 2025 MicroStrategy abbia registrato una perdita contabile di oltre 5 miliardi $ per effetto della normativa IFRS, la strategia non cambia. Le valutazioni contabili non riflettono il valore di mercato dell’asset, e l’azienda si mostra determinata ad ampliare ulteriormente la propria esposizione. Ma cosa ne pensano gli analisti di questo scenario? E quali sono i target realistici per i prossimi mesi?
Le previsioni aggiornate: quanto può spingersi Bitcoin entro il 2025?
Secondo CoinCodex, il target medio stimato per Bitcoin nel 2025 è di circa 114.300 $, con un intervallo compreso tra 104.000 $ e 140.000 $. Un margine di sottovalutazione potenziale che supera il 20% rispetto ai prezzi attuali. Changelly conferma una previsione prudente con un target medio di 105.500 $, mentre CoinDataFlow spinge il massimo stimato fino a 142.600 $. Infine, InvestingHaven ipotizza un picco fino a 200.000 $ se l’interesse istituzionale, alimentato anche dagli ETF Bitcoin spot, dovesse mantenersi elevato.

Dal punto di vista tecnico, i segnali restano favorevoli: RSI in zona neutra ma con inclinazione crescente, MACDpositivo e medie mobili a 20 e 50 giorni impostate al rialzo. Il supporto principale si trova intorno ai 92.000 $, mentre la resistenza chiave da superare resta a 100.000 $, soglia psicologica che potrebbe innescare nuovi flussi. Le mosse di MicroStrategy sembrano quindi accompagnate da fondamentali solidi e da un contesto di mercato che potrebbe presto favorire una nuova gamba rialzista.
MicroStrategy e dinamiche istituzionali: il ruolo strategico dell’accumulo
L’impatto di MicroStrategy va oltre la mera detenzione di asset. La società è ormai vista come un barometro del sentiment istituzionale verso Bitcoin, tanto da essere considerata da molti investitori retail come un’alternativa indiretta per esporsi all’andamento della criptovaluta. Il fatto che continui ad accumulare BTC anche in fasi di consolidamento del prezzo è letto come un segnale di lungo periodo e non una semplice operazione speculativa.
Secondo VanEck, gli afflussi legati agli ETF approvati dalla SEC avranno un impatto rilevante nel secondo semestre 2025, favorendo un aumento della domanda in un contesto di offerta ridotta dopo l’halving. In parallelo, il quadro macroeconomico — in particolare le mosse della Federal Reserve — continuerà a incidere sulla volatilità. Se dovessero emergere segnali di un cambio di rotta nei tassi d’interesse, gli asset digitali potrebbero essere tra i primi a beneficiarne. In questo contesto, le strategie di accumulo come quella di MicroStrategy potrebbero rivelarsi vincenti.