Ecco le 10 aziende con il miglior utile per dipendente: una potrebbe rivelarsi strategica per il futuro

In un momento in cui l’efficienza aziendale diventa cruciale per reggere l’incertezza dei mercati, alcune società italiane brillano per un dato spesso trascurato: l’utile netto per dipendente. Da Fineco a Mediolanum, passando per Ferrari e D’Amico, chi riesce a generare più profitti con meno risorse umane? E soprattutto: quali tra queste azioni potrebbero offrire più garanzie nel medio-lungo periodo?

È facile farsi affascinare da grafici in salita o da dividendi generosi, ma c’è una metrica silenziosa che racconta molto del vero stato di salute di un’azienda: il profitto per dipendente. Non si tratta solo di efficienza operativa, ma anche di modello di business, capacità di innovazione, automazione, leadership e visione strategica di lungo periodo.

profitto dipendente
Ecco le 10 aziende con il miglior utile per dipendente – crypto.it

Una metrica che, se letta nel contesto giusto, può svelare più di tanti altri indicatori. TradingView ha evidenziato le prime 10 azioni italiane con il più alto utile netto per dipendente, spaziando da istituti finanziari come FinecoBank e Banca Generali, fino a realtà industriali di eccellenza come Ferrari ed ERG, senza dimenticare le utility e le banche d’investimento. Ma tra numeri brillanti, dividendi solidi e rendimenti allettanti, quali di queste aziende mostrano davvero le caratteristiche giuste per attrarre investitori orientati al lungo termine, alla ricerca non solo di performance immediate, ma di sostenibilità e resilienza nel tempo?

Produttività e dividendi: i nomi solidi che il mercato potrebbe sottovalutare

In cima alla classifica troviamo FinecoBank, con 449.540 € di utile netto per dipendente, abbinato a una capitalizzazione di mercato di 11,04 miliardi di € e un P/E di 17,11. Il dividendo del 3,82%, con payout al 59,29% e una crescita utile del +7% YoY, la rendono una banca efficiente e orientata alla stabilità. Anche Mediolanum merita attenzione: il suo P/E è di appena 9,50, con 1,00 € di dividendo per azione e un rendimento del 7,09%. Il payout resta contenuto (65,99%) e la crescita annua dell’utile è stimata al +35,57%. Dati che, insieme al rating “Compra adesso” degli analisti (fonte: TradingView), la proiettano tra le azioni più interessanti in ottica value.

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Produttività e dividendi: i nomi solidi che il mercato potrebbe sottovalutare – crypto.it

Anche Mediobanca si distingue per solidità: dividendo del 5,53%, crescita utile al +24,34%, P/E di 12,76 e payout ben sotto il 60%. Nonostante il rating degli esperti sia “neutro”, i multipli indicano potenziale ancora inespresso. Anche Snam, con un rendimento del 5,57% e un EV/EBITDA di 12,79, continua a essere una utility difensivaapprezzata dagli investitori più prudenti.

Ferrari e D’Amico: eccellenza contro volatilità

In un contesto completamente diverso troviamo Ferrari, che con 280.010 € di utile netto per dipendente conferma l’altissima marginalità del suo modello. Tuttavia, il P/E di 49,16 e un dividendo contenuto (0,69%) la rendono una scelta da portafoglio “premium”, più adatta a chi è disposto ad accettare valutazioni elevate per un brand globale. Il target degli analisti resta “Compra”, ma il margine di apprezzamento è limitato dal fatto che il titolo sconta già molte aspettative.

Più rischioso è il caso di D’Amico, che pur mostrando 255.120 € di utile per dipendente, ha una crescita utile negativa del -21,10%. Il dividendo al 13,96% attira l’attenzione, ma il rating “Compra adesso” potrebbe riflettere una fase temporanea, influenzata dall’andamento ciclico del settore trasporti. Il P/E di 2,59 e un P/B di 0,52 la rendono appetibile solo per investitori con alta tolleranza al rischio.

La selezione delle migliori azioni non può basarsi su un solo dato, ma quando produttività, multipli convenienti e crescita si allineano, il segnale è forte. Ed è in questi dettagli che si nascondono le migliori opportunità per chi sa aspettare.

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