Una funzione che mancava, un’integrazione che potrebbe cambiare il rapporto tra crypto e valute fiat. Ledger punta tutto su sicurezza, autonomia e semplicità. E lo fa insieme a un nome sempre più presente nel mondo Web3: Transak.
Chi investe in criptovalute sa che il vero ostacolo non è comprare, ma gestire, convertire, uscire. La difficoltà spesso non sta nel cliccare “acquista”, ma nel momento in cui si vuole tornare al mondo reale, ovvero alle valute fiat. È qui che iniziano le complicazioni: piattaforme che chiedono dati, exchange poco trasparenti, tempi lunghi, costi variabili. In tutto questo, c’è una categoria di utenti che ha sempre cercato una soluzione più diretta, più sicura, più autonoma.

Negli anni, molti si sono affidati a portafogli hardware come Ledger per proteggere i propri asset. Ma anche i wallet più sicuri avevano un limite: per vendere, era necessario uscire dall’ambiente protetto. Collegarsi a una piattaforma esterna, fidarsi di processi terzi, esporsi a rischi tecnici o operativi. Finora.
Una recente integrazione ha cominciato a cambiare questo scenario. Un aggiornamento che non solo aggiunge una funzione, ma ridefinisce l’esperienza utente. Perché consente di fare ciò che finora sembrava impossibile: convertire criptovalute in euro, dollari o altre valute, senza uscire dal wallet.
La nuova funzione Ledger Live con Transak: come funziona
Come riportato da Unchained Crypto il 25 aprile 2025, Ledger ha integrato il servizio off-ramp di Transak nella sua app Ledger Live. Disponibile su desktop e mobile, la funzione consente la conversione di Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e USDC in oltre 100 paesi, mantenendo l’intera operazione nell’ambiente sicuro del dispositivo.
Il processo è semplice: si seleziona la valuta da vendere, si effettua la verifica KYC direttamente con Transak, si indica l’importo e il metodo di ricezione. A seconda del metodo scelto, i tempi di accredito variano da pochi minuti a qualche ora. Non serve più spostare i fondi su un exchange.

Secondo Crypto.news, l’integrazione permette di evitare passaggi rischiosi su piattaforme terze e garantisce conformità normativa grazie a certificazioni come ISO 27001 e SOC 2 Type II, oltre a protezioni integrate contro frodi o errori di transazione. Il tutto avviene mantenendo il pieno controllo dell’utente sui propri asset.
Più controllo, meno passaggi: un’idea chiara di autonomia
Il comunicato ufficiale di Ledger lo spiega in modo diretto: “Vogliamo offrire la migliore esperienza, mantenendo sempre la sicurezza come assoluta priorità”. E questa funzione sembra allinearsi perfettamente a quell’intento. Il partner scelto, Transak, è noto per la sua infrastruttura di pagamento Web3 e già collabora con wallet e piattaforme decentralizzate in tutto il mondo.
L’obiettivo è dare più autonomia agli utenti, semplificando le operazioni più delicate, come la conversione da crypto a fiat. E non è un dettaglio da poco: proprio qui spesso si perde tempo, si espongono i fondi, si rischia di compromettere l’intera esperienza.
Con questa integrazione, la vendita di criptovalute diventa una funzione nativa, sicura e fluida. E non serve più scegliere tra comodità e protezione: ora le due cose possono convivere nello stesso ambiente.