Se i target degli analisti fossero centrati, Enel potrebbe offrire +31% e un dividendo che supera il 7%

Enel sorprende con una trimestrale solida e outlook ottimista. Gli analisti rafforzano le raccomandazioni e il titolo appare sottovalutato rispetto ai target. Il dividendo resta tra i più interessanti del FTSE MIB, con una redditività in netto aumento.

C’è sempre qualcosa di affascinante nel modo in cui alcune aziende riescono a reinventarsi senza strappi, adattandosi al contesto con eleganza e lucidità. Tra dossier internazionali, cambiamenti di strategia e attese del mercato, l’energia resta al centro di una partita che va ben oltre le bollette. In un contesto economico ancora frammentato, dove i mercati oscillano tra ottimismo e cautela, alcune società sembrano saper cogliere il momento giusto per consolidare la propria posizione.

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Se i target degli analisti fossero centrati, Enel potrebbe offrire +31% e un dividendo che supera il 7% – crypto.it

Enel, colosso italiano dell’energia, è da tempo sotto i riflettori. Ma non sempre è facile distinguere ciò che è davvero valore da ciò che semplicemente appare tale. La sfida, come sempre, è capire se i numeri che arrivano riflettono una visione o solo un buon trimestre. Alcuni segnali sembrano andare oltre l’ordinario. E quando una società riesce a mantenere crescita organica per sette trimestri di fila, senza rinunciare a solidità e distribuzione di valore, vale la pena guardare più da vicino.

Il miglior trimestre di sempre secondo l’AD Cattaneo

Nel primo trimestre 2025, Enel ha registrato ricavi per 29,3 miliardi €, in aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA ordinario ha raggiunto i 6 miliardi €, battendo il consenso degli analisti. L’utile netto ordinario è stato pari a 2 miliardi €, con una crescita del 9,7%. Secondo l’AD Flavio Cattaneo, si tratta del “miglior trimestre di sempre” per il gruppo.

È il settimo trimestre consecutivo di crescita organica, con performance particolarmente forti in Iberia e nelle Americhe, che hanno trainato i conti. L’indebitamento netto si è mantenuto stabile e resta in linea con l’obiettivo annuale di 51 miliardi €, supportato da un piano di dismissioni ben avviato. Il piano industriale, basato su efficienza operativa e decarbonizzazione, inizia a produrre risultati tangibili sia sul fronte finanziario che strategico.

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Il miglior trimestre di sempre secondo l’AD Cattaneo – crypto.it

Dal punto di vista tecnico, secondo Investing.com, il titolo mostra una tendenza rialzista nel timeframe settimanale: 14 medie mobili su 15 segnalano “Compra”, l’RSI è sopra i 60 e il MACD conferma il momentum positivo. Il prezzo attuale si attesta a 6,22 €, ancora distante dai massimi pre-2022, lasciando spazio a ulteriori margini di apprezzamento in caso di prosecuzione della fase positiva.

Target al rialzo, dividendi stabili e sottovalutazione

Negli ultimi 30 giorni, le valutazioni degli analisti si sono fatte ancora più ottimiste. Soldionline.it riporta che Goldman Sachs conferma “Buy” con target a 7,60 €, UBS spinge a 8,00 €, mentre Barclays fissa un obiettivo di 7,90 €. Anche Intesa Sanpaolo resta positiva, con target a 7,10 €.

Secondo Marketscreener.com, il target medio si assesta a 6,84 €, con un massimo a 8,20 € e un minimo a 5,70 €, suggerendo una sottovalutazione del 10% sul valore mediano e fino al 31% rispetto al massimo stimato. Anche Jefferies, pur mantenendo rating neutro, ha rivisto al rialzo il target a 6,50 €, segno di una base solida che continua a convincere anche gli osservatori più prudenti.

Sul fronte della cedola, Enel distribuisce regolarmente dividendi dal 2020, senza alcuna interruzione. Per il 2025 è atteso un dividendo di 0,46 €, pari a un rendimento del 7,4%. Negli ultimi cinque anni, il rendimento medio si è attestato intorno al 5,9%, con importi sempre in crescita: da 0,33 € nel 2020 a 0,44 € nel 2024 (Soldionline.it). La politica di remunerazione degli azionisti resta un elemento chiave nella strategia del gruppo, bilanciata tra ritorni consistenti e sostenibilità finanziaria.

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