Nel modello 730 si possono detrarre le spese del Bonus verde entro il limite di 5 mila euro. Tutti i dettagli sono stati forniti dall’AdE.
Pur non essendo più attivo, chi ha effettuato interventi di riqualificazione del verde entro il 31 dicembre 2024 può recuperare parte della spesa del Bonus verde nel modello 730 portandola in detrazione.

Il Bonus verde è stato introdotto nel 2018 e non rinnovato dalla Legge di Bilancio 2025. Nonostante la cessazione della misura è ancora possibile recuperare parte delle spese a condizioni che siano state sostenute entro il 31 dicembre 2024. Come ogni altro Bonus edilizio, infatti, la somma si può inserire nel modello 730 in modo tale da ottenere un rimborso dilazionato in dieci anni con rate di egual importo.
Per i dipendenti il rimborso 730 viene erogato direttamente dal sostituto d’imposta a partire dalla busta paga di luglio in base alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi. Generalmente bisogna attendere un mese tra l’invio e l’erogazione in busta paga. Due mesi sono invece i tempi di attesa per i pensionati che riceveranno i soldi insieme alla pensione.
Chi invia il 730 senza sostituto d’imposta e affidandosi all’Agenzia delle Entrate riceverà il rimborso direttamente sul conto corrente indicato in fase di presentazione ma i tempi saranno più lunghi. Bisognerà attendere, infatti, le verifiche dell’AdE che inizieranno dopo la scadenza della campagna delle dichiarazione dei redditi (30 settembre per il 730, 31 ottobre per il modello Redditi PF). Quest’attesa durerà, dunque, dai 4 mesi in su.
Come recuperare le spese ammesse al Bonus verde nel 730
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito come recuperare le spese del Bonus verde. Per le spese sostenute dal 2018 al 2024 spetta una detrazione dall’imposta lorda del 36% con tetto massimo di 5 mila euro ad unità immobiliare ad uso abitativo. Si possono detrarre le spese sostenute e a carico del contribuente proprietario o detentore a titolo idoneo dell’immobile su cui sono stati effettuati gli interventi per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, recinzioni, pertinenze, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi.

Tra le spese ammesse anche le coperture a verde e giardini pensili e gli interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. La detrazione in quest’ultimo caso spetta al singolo condomino. In ultimo come spesa ammessa segnaliamo i costi di progettazione e manutenzione per eseguire i citati interventi. Ogni spesa dovrà essere stata pagata con mezzi tracciabili o la detrazione non sarà concessa. Il rimborso sarà corrisposto in dieci anni. Ricordiamo che dal modello 730 risulterà un rimborso solo se i calcoli effettuati evidenzieranno un importo a credito per il contribuente ossia se l’IRPEF da trattenere nel mese è inferiore alla somma da rimborsare.