Valutazioni elevate, segnali tecnici positivi e un potenziale upside che potrebbe sfiorare il 30%. Ferrari resta uno dei titoli più seguiti del momento, ma gli analisti si dividono: c’è ancora spazio per salire, oppure il mercato ha già scontato troppo?
Ci sono titoli che non passano mai inosservati. Il loro brand è così potente che anche una lieve variazione di prezzo suscita reazioni. Ferrari è uno di questi. Il suo fascino non riguarda solo gli appassionati di motori, ma anche chi osserva i mercati. Perché Ferrari, in Borsa, è molto più che un produttore di auto sportive: è un caso di eccellenza industriale, con margini elevati e un posizionamento unico nel lusso globale.

Ma anche le icone devono fare i conti con la realtà dei numeri. E oggi il titolo corre veloce. Forse troppo? La domanda è lecita. Gli investitori si interrogano: il prezzo riflette già tutto il potenziale o c’è ancora margine?
Fondamentali solidi ma multipli da titolo premium
Dai dati forniti da Tradingview, Ferrari si presenta con metriche che raccontano una realtà industriale di alto profilo, ma con valutazioni che non lasciano molto margine all’errore. Il rapporto prezzo/utili (P/E) è pari a 48,53, mentre il prezzo/valore contabile (P/B) si colloca a 20,79, segnali evidenti di una sopravvalutazione rispetto alla media di settore.
Tuttavia, i ritorni sul capitale sono eccezionali: il ROE è al 46,17%, il ROI al 29,42% e il ROA al 17,35%. Margini da leader: EBITDA margin al 36,89%, margine operativo al 38,22%, e margine netto al 22,16%. Numeri che raccontano una redditività tra le più alte del listino italiano.

Secondo gli analisti intervistati da Marketscreener, il prezzo obiettivo medio si attesta a 451,3 €, con un minimo a 360,0 € e un massimo a 548,0 €. Con una quotazione attuale di 417,0 €, il titolo risulta leggermente sottovalutato sul target medio (+8,2%) ma presenta un potenziale massimo superiore al +31%.
Negli ultimi 30 giorni, secondo Soldionline.it, Jefferies ha alzato il target a 465 € confermando “Buy”, Barclays ha mantenuto “Overweight” con target a 480 €, mentre Berenberg ha aggiornato il prezzo a 410 € con rating “Hold”. Anche Citigroup ha confermato “Neutral” a 430 €. Il sentiment complessivo resta quindi positivo, ma cauto.
Analisi tecnica settimanale: il trend resta favorevole
Sul piano tecnico, i segnali sono altrettanto chiari. L’analisi settimanale pubblicata su Investing.com evidenzia un quadro da “Compra”. Su 26 indicatori, 15 segnalano acquisto, 9 sono neutri e solo 2 suggeriscono vendita. Anche le medie mobili supportano questa lettura: 13 su 15 sono in modalità “Compra adesso”, a partire dalle medie a 10 giorni (406,9 €) fino alle 200 (290,4 €).
Tra gli oscillatori, prevale un tono neutro, ma spiccano Momentum e Bull Bear Power in positivo. Il MACD resta invece in territorio negativo, suggerendo una possibile fase di consolidamento prima di un eventuale nuovo slancio.
A livello di target tecnico, i livelli di supporto si trovano intorno ai 406 €, mentre la prossima resistenza significativa è stimata poco sopra i 422 €, zona che potrebbe fungere da spartiacque per ulteriori rialzi.
Ferrari, quindi, mantiene il suo fascino anche in ottica finanziaria. Ma come per ogni auto da corsa, anche in Borsa conta il tempismo: troppo tardi, e si rischia di restare fuori curva.