97.000 $ non sarebbero il vero traguardo: 3 motivi per cui Bitcoin potrebbe sorprendere (in bene o in male)

l prezzo di Bitcoin ha superato i 97.000 $, generando euforia tra investitori e appassionati. Ma dietro questa apparente stabilità, si nascondono rischi che molti sembrano ignorare. In un momento di incertezza globale, le criptovalute potrebbero trovarsi esposte a forze ben più grandi del mercato stesso. L’entusiasmo sta offuscando la percezione dei rischi macroeconomici?

C’è qualcosa di curioso nel modo in cui il mercato si muove quando tutto sembra tranquillo. Alcuni giorni, guardando i grafici, potresti pensare che vada tutto liscio. E forse è proprio questa calma apparente che rende la situazione così delicata. La storia dei mercati — e non solo quelli finanziari — insegna che le sorprese arrivano proprio quando abbassiamo la guardia.

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97.000 $ non sarebbero il vero traguardo: 3 motivi per cui Bitcoin potrebbe sorprendere (in bene o in male) -crypto.it

Oggi l’andamento del Bitcoin sembra quasi troppo perfetto per essere vero. Ma sotto questa superficie ordinata si muovono tensioni invisibili, spinte e controspinte che raramente finiscono sui titoli dei giornali. E intanto, chi investe, chi osserva o semplicemente chi spera, continua a chiedersi: cosa succede se le cose cambiano all’improvviso?

Inflazione, banche centrali, rischi sistemici, decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza da chi compra e vende in tempo reale. Tutto si intreccia, in un equilibrio che molti definiscono stabile solo perché non lo vedono oscillare a occhio nudo. Ma la domanda rimane: ci stiamo davvero accorgendo di quello che si sta muovendo sotto i nostri piedi?

Un Bitcoin da 97.000 $ tra fiducia e amnesia economica

Il valore di Bitcoin si è assestato vicino ai 97.000 $, spingendo molti a credere che la soglia dei 100.000 $ sia ormai a un passo. L’ottimismo ha invaso le community, i forum, i salotti finanziari. Ma non tutti la vedono così. Il recente rapporto di CryptoQuant pubblicato il 1° maggio evidenzia come questa fase di consolidamento stia portando con sé una certa disattenzione verso i segnali macro. La tenuta dei prezzi, infatti, potrebbe più riflettere una pausa tecnica che una reale solidità strutturale.

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Un Bitcoin da 97.000 $ tra fiducia e amnesia economica – crypto.it

Anche Ruchir Sharma, presidente di Rockefeller International, ha lanciato l’allarme: “Questo non è il momento per rischi ciechi”. Le sue parole, riprese da Bloomberg, fanno eco al timore che molti stiano ignorando la lentezza con cui le banche centrali stanno affrontando l’inflazione persistente. In particolare, il mancato taglio dei tassi da parte della Federal Reserve ha aumentato l’incertezza globale, lasciando intravedere uno scenario dove il costo del denaro rimarrà elevato ancora a lungo.

Oltre la calma: segnali tecnici e paure nascoste

Mentre cresce l’interesse istituzionale — basti pensare agli afflussi record nell’iShares Bitcoin Trust di BlackRock, come riportato da The Block — si fa largo anche un’altra narrativa, meno esposta ma più concreta: quella della prudenza. I dati di Glassnode mostrano un aumento delle prese di profitto da parte delle whale, dinamica che storicamente precede correzioni rilevanti. Parallelamente, l’RSI segnala una situazione di ipercomprato che potrebbe innescare un ritracciamento nei prossimi giorni.

Il rischio, in definitiva, è che la fiducia cieca nel Bitcoin stia creando una bolla di percezione più che di valore. Le dinamiche macroeconomiche globali, spesso ignorate, non smettono di agire anche quando il prezzo sembra stabile. E allora, mentre in molti festeggiano il record dei 97.000 $, altri iniziano a chiedersi se stiamo davvero guardando nella giusta direzione.

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