In Italia si può andare in pensione a 57 anni nel 2025 sfruttando uno dei sei scivoli di uscita dal mondo del lavoro.
In pensione con dieci anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia, per alcuni lavoratori è una possibilità reale. Ci sono, però, delle condizioni da soddisfare per uscire in anticipo dal mondo del lavoro.

Qual è secondo voi l’età in cui si dovrebbe andare in pensione? Ognuno darà una risposta diversa in base a quanta fatica costa il proprio lavoro. C’è chi non vede l’ora di disattivare la sveglia per godersi il meritato riposo e chi, invece, spesa di poter attendere il più a lungo per il pensionamento per una questione economica o perché ama la sua attività e non sa immaginarsi a fare altro oppure oziare. In generale non c’è possibilità di scelta, la pensione in Italia si raggiunge a 67 anni di età e avendo maturato minimo 20 anni di contributi.
Accettando condizioni peggiorative e soddisfacendo alcuni requisiti, però, è possibile approfittare degli scivoli di pensionamento anticipato attivi nel 2025. Questo con la consapevolezza che accumulare meno anni di contributi porterà ad una riduzione dell’importo dell’assegno pensionistico e che nel sistema di calcolo contributivo lasciare prima dei 67 anni il mondo del lavoro significherà applicare un coefficiente di trasformazione meno vantaggioso.
Come andare in pensione a 57 anni
Se la pensione è l’unico obiettivo capiamo quando è concesso lasciare il mondo del lavoro a 57 anni. Ci sono diverse strade anche se sono tutte parecchio selettive e dedicate a pochi cittadini. La prima opzione è la pensione di vecchiaia anticipata per i lavoratori del settore privato con invalidità minima dell’80%. Possono andare in pensione con 20 anni di contributi al compimento dei 57 anni se donne e 62 anni se uomini (sono già compresi i 12 mesi di decorrenza).

Senza invalidità possono lasciare il mondo del lavoro a 57 anni i lavoratori precoci con 41 anni di contributi a condizione che abbiano cominciato a lavorare molto presto, circa 15 anni di età, e continuativamente. Qui la finestra di decorrenza è di 3 mesi. Un altro scivolo pensionistico è dedicato ai caregiver che avendo almeno 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni possono andare in pensione a 57 anni. Stessa possibilità per chi è impegnato in lavori gravosi, usuranti, per i disoccupati e invalidi.
La pensione a 57 anni con Opzione Donna è ancora possibile per la cristallizzazione del diritto. Le donne che avevano maturato i requisiti di pensionamento quando come requisito c’era l’eta anagrafica di 57 anni possono andare oggi in pensione avendo cristallizzato il proprio diritto. Infine, le ultime due possibilità per lasciare il mondo del lavoro a 57 anni sono la RITA dedicata ai sottoscrittori di un Fondo previdenziale complementare e la pensione casalinghe a condizione che si siano maturati minimo 5 anni di contributi.