Mentre il Bitcoin consolida i suoi recenti rialzi, il mercato guarda alla Federal Reserve: la prossima riunione del FOMC potrebbe essere determinante per la criptovaluta. Alcuni analisti vedono nuovi record possibili, ma altri invitano alla cautela.
Negli ultimi giorni, l’attenzione degli investitori si è nuovamente concentrata sul Bitcoin, sospinto da un mix di ottimismo macroeconomico, domanda istituzionale e speculazione tecnica. Il prezzo si aggira attorno ai 97.000 $, ma è la soglia simbolica dei 100.000 $ che ora catalizza le attese. A spingere (o frenare) il movimento potrebbero essere le decisioni del FOMC, il comitato della Federal Reserve incaricato di stabilire la politica monetaria statunitense.

Il prossimo aggiornamento sui tassi è atteso con trepidazione, soprattutto perché il mercato crypto si è dimostrato storicamente sensibile ai cambiamenti nel costo del denaro e agli orientamenti generali di politica monetaria, che influenzano la propensione al rischio e l’afflusso di capitali sugli asset digitali.
Cosa aspettarsi dal FOMC: impatti diretti e scenari futuri
Secondo Reuters e CNBC, la riunione del FOMC di maggio 2025 sarà tra le più delicate degli ultimi mesi. L’inflazione statunitense si è rivelata più persistente del previsto, e i dati sul mercato del lavoro non giustificano ancora un taglio dei tassi. In questo scenario, una conferma dell’attuale livello dei tassi o una sorpresa dovish (con toni più accomodanti) potrebbero spingere il Bitcoin oltre i 100.000 $. Geoff Kendrick, responsabile della ricerca crypto di Standard Chartered, ritiene che il prezzo possa raggiungere i 120.000 $ nel secondo trimestre, grazie alla combinazione tra aspettative sui tassi, ETF spot e domanda istituzionale crescente.

L’interesse istituzionale è confermato anche da nuove operazioni strategiche. Strategy (ex MicroStrategy) ha infatti annunciato l’acquisto di altri 15.355 BTC per un valore di 1,42 miliardi di dollari, segno che le grandi aziende continuano a considerare Bitcoin come un asset di lungo periodo. Queste dinamiche, unite a una maggiore partecipazione da parte di fondi pensione e family office, stanno contribuendo a rendere il mercato più profondo, ma anche più dipendente dai movimenti macroeconomici globali.
Segnali tecnici, volatilità e i prossimi livelli chiave
Dal punto di vista tecnico, il Bitcoin si trova in un momento cruciale. Secondo Investopedia, il superamento stabile della soglia dei 100.000 $ potrebbe innescare un rally verso i 107.000 $, mentre un eventuale rifiuto a questi livelli potrebbe riportare i prezzi verso i supporti a 92.000 $ e 85.000 $. L’RSI e il MACD settimanali mostrano ancora segnali positivi, ma alcuni oscillatori indicano ipercomprato, suggerendo che i prossimi giorni potrebbero essere volatili.
Sul fronte delle raccomandazioni, le analisi più recenti pubblicate da Soldionline.it mostrano un consenso prudente ma favorevole: la maggior parte degli analisti classifica Bitcoin come “accumulate” o “buy”, ma sottolinea l’importanza della conferma tecnica dei livelli chiave prima di nuovi ingressi.
Infine, Mark Hackett, strategist di Nationwide Financial, ricorda che “nonostante l’euforia, Bitcoin non è ancora un bene rifugio in senso tradizionale”. La sua alta correlazione con gli asset rischiosi e la dipendenza dalle decisioni delle banche centrali lo rendono sì promettente, ma non esente da rischi strutturali.
Il prossimo meeting della Fed potrebbe quindi diventare un catalizzatore, nel bene o nel male. Se i toni dovessero allentarsi, Bitcoin potrebbe effettivamente rompere la barriera dei 100.000 $, trasformando la resistenza attuale in supporto psicologico per i mesi a venire.