Se dovete inserire il Bonus ristrutturazione casa nel modello 730/2025 non potete ignorare le direttive dell’Agenzia delle Entrate.
Detrazione Bonus ristrutturazione e documenti da presentare per ottenere il rimborso, ci sono dei chiarimenti che è bene conoscere per evitare errori nel modello 730 e rischiare di perdere i soldi spettanti.

Ristrutturare casa comporta un dispendio economico oneroso. Grazie ai Bonus edilizi è possibile recuperare parte della spesa tramite detrazione nel modello 730 a partire dall’anno successivo a quello in cui le spese sono stante effettuate. Il contribuente potrebbe avere difficoltà nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Siamo qua per cercare di togliere qualche dubbio in merito al Bonus ristrutturazione, tra i più utilizzati dagli italiani nel 2024.
Iniziamo con il sottolineare come la detrazione spetta per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari residenziali, di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici residenziali e per lavori di restauro, risanamento conservativo, ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi. Sono ammesse anche le spese per adozione di misure di sicurezza statica e antisismica, per interventi di cablatura degli edifici e contenimento dell’inquinamento acustico e per lavori finalizzati al risparmio energetico.
Guida ai Bonus edilizi nel 730
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per fruire della detrazione occorrerà inserire nei righi da E51 a E53 i dati catastali identificativi dell’immobile, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo qualora i lavori risultino effettuati dal detentore della proprietà e gli altri dati necessari ai fini della detrazione.

Tra i documenti da trasmettere la comunicazione all’ENEA sui lavori effettuati e sulla fine degli interventi con riferimento all’Ecobonus e al Sismabonus (si hanno 90 giorni di tempo dal termine dei lavori). Per il Superbonus occorre inviare una comunicazione delle spese contenente i dati catastali dell’immobile ristrutturato, l’ammontare delle spese sostenute dal 1° marzo al 31 marzo 2024 e dal 30 marzo 2024 al 31 dicembre 2025 nonché la percentuale delle detrazioni spettanti con riferimento alle spese sostenute.
La detrazione d’imposta calcolata per il Bonus ristrutturazione sarà pari al 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Il rimborso verrà dilazionato in dieci anni con rate di pari importo. Il tetto di spesa massimo è di 96 mila euro per ogni singola unità immobiliare oggetto di intervenenti.
Tra i chiarimenti dell’AdE si legge anche che per l’eliminazione delle barriere architettoniche spetta una detrazione del 75% da ripartire in cinque rate se le spese sono state sostenute prima del 2024 altrimenti in dieci rate dal 1° gennaio 2024. Per le spese sostenute dal 30 dicembre 2023 la detrazione spetta solo per interventi in edifici già esistenti riguardanti scale, rampe, installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e servoscala. La detrazione per i Bonus edilizi è ammessa anche se bonifici e fatture sono intestate al familiare convivente a condizione che la percentuale di spesa sostenuta sia pari a quella indicata in fattura.