Dividendi, multipli, segnali tecnici: chi tra Generali e Unipol potrebbe offrire di più secondo gli analisti

Due big del comparto assicurativo italiano, Generali e Unipol, si trovano oggi sotto la lente degli investitori: tra rendimenti da dividendo, multipli di mercato e segnali tecnici, emergono differenze interessanti. Alcuni analisti vedono valore in entrambe, ma uno dei due titoli appare leggermente più conveniente. Un confronto utile per chi cerca esposizione difensiva senza rinunciare a margini di rivalutazione.

In un contesto di mercato che alterna fasi di euforia e improvvise correzioni, i titoli del settore assicurativo offrono spesso un rifugio di stabilità. Ma non tutti si equivalgono. Generali Assicurazioni e Unipol sono due nomi storici del panorama finanziario italiano, eppure oggi mostrano segnali divergenti, sia sul piano delle valutazioni che delle aspettative di crescita.

assicurazioni
Dividendi, multipli, segnali tecnici: chi tra Generali e Unipol potrebbe offrire di più secondo gli analisti – crypto.it

Chi osserva questi titoli non può limitarsi ai dividendi distribuiti o ai prezzi correnti: servono uno sguardo più ampio e l’analisi delle raccomandazioni degli analisti, dei multipli fondamentali e dei segnali che arrivano dall’analisi tecnica. Alcuni esperti, come quelli di Equita SIM e Intesa Sanpaolo, hanno recentemente aggiornato le loro valutazioni su entrambe le società, delineando uno scenario di opportunità selettive.

Valutazioni fondamentali e target degli analisti

Partiamo dalle metriche più rilevanti. Il rapporto prezzo/utili (P/E) per Generali è pari a 13,57, mentre Unipol si ferma a 10,69, segnalando una migliore convenienza relativa per quest’ultima. Anche il price/book value (P/BV)conferma questo vantaggio: 1,67 per Generali contro 1,23 per Unipol. Entrambe presentano buoni ritorni sull’equity, con ROE pari a 12,66% per Generali e 12,42% per Unipol, e margini netti quasi identici: 7,78% contro 7,85%. Il valore d’impresa di Generali è però decisamente superiore (90,55 miliardi €) rispetto ai 15,77 miliardi € di Unipol, riflettendo la diversa scala operativa.

raccomandazioni analisti
Valutazioni fondamentali e target degli analisti – crypto.it

Anche sotto il profilo delle raccomandazioni degli analisti emergono differenze. Secondo gli ultimi aggiornamenti raccolti da Soldionline.it, Unipol ha ricevuto negli ultimi 30 giorni una netta prevalenza di giudizi Buy (Berenberg, Equita, Kepler e Intesa Sanpaolo), con target price compresi tra 15,50 € e 17,70 €. Il prezzo obiettivo medio, secondo MarketScreener, è 16,24 €, contro un prezzo attuale di circa 16,47 €, che indica una valutazione in linea. Generali, invece, è attualmente sopravvalutata rispetto al prezzo obiettivo medio di 30,36 €, a fronte di una quotazione attuale di 33,64 €. Il range di target è più ampio, da 25 € a 34,80 €, con giudizi più cauti da parte di Barclays, Deutsche Bank e Goldman Sachs.

Dividendi e segnali tecnici a confronto

Sul fronte dei dividendi, entrambe le società si confermano affidabili. Generali prevede un dividendo di 1,43 € per il 2025, con un rendimento atteso del 3,93%, mentre Unipol distribuirà 0,85 €, per un rendimento del 2,37%. Tuttavia, considerando la media degli ultimi cinque anni, Unipol vanta una leggera superiorità: 6,5% contro il 6% di Generali. Anche il payout ratio medio è più sostenibile per Unipol, attorno al 56%, rispetto al 59% della concorrente triestina.

Dal punto di vista tecnico, entrambi i titoli ricevono un segnale di “Compra adesso” basato sulle medie mobili settimanali, con 14 indicatori su 15 allineati al rialzo. Gli oscillatori sono invece più neutri, suggerendo una pausa di consolidamento. In questo scenario, Unipol sembra avere margini di apprezzamento leggermente superiori, supportati da un sentiment più convinto da parte del mercato e da multipli meno tirati.

In definitiva, per chi cerca valutazioni contenute, dividendi regolari e consensi analitici favorevoli, Unipol appare oggi una scelta più bilanciata. Generali resta un colosso del settore, ma al prezzo attuale potrebbe offrire meno spazio di manovra.

Gestione cookie