Pensione a 63 anni e 5 mesi: cosa succede se ho 18 mesi di lavoro frammentato e non continuo?

La pensione a 63 anni e cinque mesi si raggiunge con 18 mesi di lavoro, continuativo o anche frammentato?

L’APE Sociale è lo scivolo che permette di lasciare il mondo del lavoro a 63 anni e cinque mesi di età a determinate condizioni. Se disoccupati, ad esempio, bisogna aver lavorato minimo 18 mesi prima dell’inoltro della richiesta. Scendiamo nei dettagli.

Punti interrogativi
Pensione a 63 anni e 5 mesi: cosa succede se ho 18 mesi di lavoro frammentato e non continuo? (Crypto.it)

Pur non essendo una vera e propria pensione, l’APE Sociale è un’indennità che ogni anno permette a tante persone in difficoltà sociali o economiche di ottenere un versamento mensile fino al compimento dei 67 anni di età. Le categorie a cui si rivolge il beneficio sono gli invalidi al 74%, i caregiver da almeno sei mesi, i disoccupati e gli addetti alle mansioni gravose.

Per poter lasciare il mondo del lavoro con l’APE Sociale si dovrà attendere il compimento dei 63 anni e cinque mesi di età e aver maturato minimo 30 anni di contributi (36 per gli addetti alle mansioni gravose). L’assegno mensile non potrà essere superiore a 1.500 euro fino al ricalcolo della pensione raggiunti i 67 anni (pensione di vecchiaia). Inoltre con l’APE Sociale non spetterà la tredicesima e non si potrà svolgere attività lavorativa (tranne attività da lavoro occasionale restando entro il limite dei 5 mila euro). Per i disoccupati l’accesso allo scivolo è legato ad altri requisiti.

APE Sociale per i disoccupati, servono 18 mesi di lavoro: anche frammentato?

I lavoratori disoccupati dopo un contratto di lavoro a tempo determinato per poter chiedere l’APE Sociale dovranno aver lavorato minimo 18 mesi nei tre anni precedenti l’invio della domanda di accertamento dei requisiti. La bella notizia è che i 18 mesi non dovranno essere necessariamente continuativi ma anche frammentati e le attività svolte presso diversi datori di lavoro.

Numero 18 e freccette
APE Sociale per i disoccupati, servono 18 mesi di lavoro: anche frammentato? (Crypto.it)

Soddisfacendo questo requisito si avrà accesso all’APE Sociale. Qualora mancassero contributi per raggiungere le condizioni, però, bisogna sapere che la possibilità di versare contributi volontari al fine di coprire mensilità mancanti non è concessa dato che non sarebbero collocati nell’arco di tempo richiesto dalla normativa di riferimento (Legge 232/2016 comma 179).

Non ci sono eccezioni ai requisiti descritti, i 36 mesi di riferimento per il conteggio dei 18 mesi lavorativi frammentati o continuativi si calcolano a ritroso dalla scadenza dell’ultimo contratto a tempo determinato del disoccupato che vorrebbe accedere all’APE Sociale. Soddisfacendo questa e le altre condizioni si potrà inviare domanda tramite portale INPS in qualsiasi periodo dell’anno ricordando, però, che superando il 1° luglio non si avrà la certezza di accedere allo scivolo perché bisognerà aspettare di sapere se avanzano le risorse stanziate per la misura.

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